SIENA. A seguito della recente circolare del Ministro Alfano con la quale, in riferimento ai recenti attentati terroristici, si invitano i poliziotti liberi dal servizio a portare sempre con loro l’arma in dotazione, il Sindacato osserva che il poliziotto è sempre un poliziotto anche libero dal servizio e che la possibilità di portare l’arma con sé non è una novità.
Viene da interrogarsi invece sulla ratio di tale “invito”, se il ministro intende sopperire, in tale maniera, alle gravi carenze organiche della Polizia, siamo sulla strada sbagliata. Se invece si intende voler aumentare i controlli, bisognerebbe capire se anche la Magistratura è dalla parte del Ministro e quindi sia convalidante e mandante di controlli di iniziativa, intrapresi magari dal singolo poliziotto libero dal servizio, che voglia perquisire, ispezionare
bagagli, luoghi e persone sospette e ciò non ci risulta. Ancor più grave sarebbe l’ipotesi che il Ministro possa pensare che le nostre pistole Beretta possano competere e difenderci da attacchi fatti con esplosivi, kalashnikov e quant’altro. In questo momento di crisi internazionale e di criminalità ad ogni livello, si ritiene che proprio
il Ministro dell’interno debba essere il fautore dell’aumento degli organici per una migliore tutela della cittadinanza e debba, per primo, raccogliere le istanze dei poliziotti e tutelarli prima di tutto anche dagli attacchi giudiziari oltre che nella dignità della nostra professione. Il riferimento è anche al riordino delle carriere ed al
rinnovo del contratto di lavoro, in cui il Governo non si sta certo distinguendo dimostrando gravi lacune. Anche a Siena le carenze di organico e di mezzi sono gravi e anche nella nostra città, sempre più esposta alla criminalità di vario tipo, questa circolare del Ministro sembra inopportuna e addirittura beffarda verso chi tutela l’ordine e la
sicurezza pubblica con serietà e spirito di sacrificio con gli scarsi numeri a disposizione.
Mauro Marruganti UGL Polizia Siena