CASOLE D’ELSA. Dal Movimento 5 Stelle riceviamo e pubblichiamo.
“Anche a Casole d’Elsa, ridente ma non troppo cittadina adagiata su un ameno poggio a cavallo tra la Valdelsa e la Valdicecina che nel corso degli anni passati è stata purtroppo teatro di scorribande immobiliari, un gruppo di semplici cittadine e cittadini ha deciso di mettere in gioco la propria faccia per il bene dei loro figli e di tutti i loro concittadini.
Come per gli aderenti agli altri gruppi M5S del circondario, anche per questi cittadini casolesi politica significa soprattutto partecipazione, attivismo, passione e informazione.
E ONESTA’ , SOPRATTUTTO ONESTA’ !
Ma perchè adesso, e non prima? Ad una prima e sommaria analisi si potrebbe semplicemente affermare che il livello di criticità sul nostro territorio è divenuto insostenibile (metano che non arriva, cinghiali che distruggono giardini e colture, famiglie tartassate da iniqui balzelli, gravi abusi immobiliari ancora irrisolti e tante carenze qua e la sul territorio, e ci fermiamo qua per amor di Patria e non certo per esaurimento degli argomenti…)
La giusta risposta è in realtà molto più complessa e meno scontata.
Un esempio, non casuale, può chiarire meglio il ragionamento; a Colle il PD crea lo scempio della ‘Fabbrichina’ e il Sindaco Canocchi non inizia neppure a valutare interventi comunali per una decente risistemazione dell’area (non ci prova per incapacità o per altri motivi ?)
A Casole d’Elsa invece il PD ha creato la lottizzazione delle Vigne e il sindaco Pii sta cercando in tutti i modi di salvarlo dal suo naturale destino (vedi la recente delibera n. 86 del 24/06/2016).
Perciò, cosa potrebbero avere in comune il PD, il Canocchi ed il Pii? La risposta è semplice e lapidaria: tanto, tantissimo, anzi … molto!!!
Entrambi sono stati sindaci DS (Canocchi 24 anni fa, mentre per Pii si è perso il conto…. ). La loro formazione politica è quella di uomini di apparato, molto attivi nella gestione di una politica che nei decenni ha disteso i suoi ‘effetti’ sul nostro (da noi veramente amato!) territorio della Valdelsa.
Uomini che per motivi più o (molto) meno noti si sono allontanati, o sono stati allontanati, dai loro apparati e che – parafrasando Bersani – hanno messo su una loro ‘dittarella in proprio’ , approntando delle piccole liste civiche le quali, precorrendo di gran lunga gli attuali schemi Renziani, pur di tornare in sella si sono accollati al posto degli Alfano e dei Verdini le loro meste caricature locali.
(U)omini, tanto per dirla alla Toscana, che per anni hanno finto di combatterli (se volete facciamo i nomi), per poi recitare una rapida abiura della loro passata militanza – poco importa – nel PCI e nella Destra Nazionale prima e nel PD e in Forza Italia poi.
Appena cooptati sul carro del vincitore, i cori gioiosi di inni rinnovatori verso i loro vecchi apparati di provenienza hanno riempito l’aria come strepitii di garruli rondoni.
Ma la domanda che sorge spontanea è: Canocchi e Pii possono considerarsi sindaci portatori di novità, di rottura con le logiche affaristiche che hanno condizionato il passato del territorio senese? Secondo noi la risposta, immediata e altrettanto spontanea, è NO !
Il Movimento 5 Stelle sbarca a Casole proprio per questo motivo; per la totale incapacità di quella certa politica a strappare con il passato. Possono uomini in politica da 50 anni o più (oh!, fanno a gara con Napolitano…. ) rinnovare un modus operandi che ha portato a fallimenti così gravi sul territorio (vedi il caso MPS e una cementificazione selvaggia diffusa solo per citarne due….)?
Il M5S di Casole è quindi una risposta politica di natura anticorpale al coacervo di interessi che come una pece appiccicosa intossica ed avvelena il tessuto sociale ed economico locale.
Siamo arrivati. Adesso ci siamo. E’ arrivato anche per Casole d’Elsa il tempo dell’ONESTA’!”.