"I suoi problemi derivano da una catena di errori commessi da una schiera regolatori, politici e manager da più di un decennio"
SIENA. In attesa delle decisioni del cda che si è riunito oggi pomeriggio, il titolo Mps chiude in Borsa a +1,77. La riunione odierna era stata definita interlocutoria e convocata per analizzare il piano per la messa in sicurezza della banca.
Intanto, il Financial Times rivela che il Fondo Atlante potrebbe pagare gli Npl di Mps 34 centesimi ogni euro, valore più vicino, sottolinea il quotidiano britannico, ai 40 centesimi a cui i crediti sono iscritti a bilancio. In caso di cessione delle sofferenze, Mps dovrà effettuare l’aumento di capitale per il quale sarà necessario un intervento pubblico a prezzi di mercato per non incorrere negli strali della Bce.
Il Financial Time titola “Un salvataggio per mettere fine a tutti i salvataggi è la migliore speranza per Mps”, in cui indica in 34 centesimi per euro (34% del valore) il prezzo di riferimento per i crediti deteriorati che la banca si accinge a cedere, contro i 40 centesimi iscritti a bilancio e i 20 pagati per gli npl delle quattro banche in risoluzione a novembre scorso. Il quotidiano ricostruisce l’ipotesi di un intervento di Atlante per l’acquisto dei crediti in pancia alla banca senese. “Ma salvare ancora Mps senza imporre una ristrutturazione draconiana somiglierebbe alla definizione di follia di Einstein: fare la stessa cosa ancora e ancora aspettandosi risultati diversi. Questa banca non è una vittima innocente. I suoi problemi derivano da una catena di errori commessi da una schiera di attori – regolatori, politici e manager – da più di un decennio”.