Parla l'assessore Lazzeroni. E Rifondazione critica
di Alessandra Siotto
SIENA. La nevicata di venerdì scorso è stata protagonista del consiglio comunale cittadino di oggi (21 dicembre). Infatti, dopo l’insediamento del nuovo consigliere comunale Renato Lucci che sostuisce il dimissionario Vittorio Stelo, sono state presentate ben 5 interrogazioni orali urgenti sull’emergenza provocata a Siena dalla neve il 17 dicembre.
Alle istanze, presentate da maggioranza e opposizione, non ha risposto i sindaco Cenni, che secondo ‘voci di Palazzo’ aveva lasciato la Sala del Capitano per andare a lavoro, ma l’assessore Lazzeroni. “Si è verificata – ha detto l’assessore – una situazione critica. Data la precipitazione abbondante, caduta in tempi brevi, sul terreno asciutto, con temperature rigide e in un orario di punta, i mezzi spargisale e spazzaneve sono rimasti bloccati negli ingorghi; si è creata una congestione del traffico, anche perchè molte persone uscivano da lavoro a causa della neve e molti non avevano catene o gomme termiche per viaggiare e bloccavano le strade“.
MEZZI E OPERAI. “Il piano neve – ha spiegato Lazzeroni – conta circa 40 addetti con 12 mezzi e per essere efficaci bisogna valutare l’entità della precipitazione. In questo caso era necessario togliere la neve e poi spargere il sale, perchè solo con pochi centimetri di neve il sale è efficace. Nel centro gli interventi vengono effettuati manualmente. Nell’autoparco gli operatori erano 11 dalle 11 alle 24 di venerdì; ancora 11 dalle 6 alle 13 del sabato e 6 nella notte tra sabto e domenica. Mentre sulle strade c’erano 18 operatori fino alle 20; 4 nella notte tra venerdì e sabato; 22 sabato mattina; 4 sabato pomeriggio e 14 domenica mattina. Inoltre ha partecipato anche altro personale di Sieambiente e di una cooperativa sociale. Sono stati sparsi sulle strade circa 600 quintali di sale. Ringrazio tutto il personale impiegato per la sensibilità e l’attaccamento al lavoro, personalmente e a nome di tutta l’amministrazione”.
LA POLIZIA MUNICIPALE. “La Polizia Municipale – ha illustrato l’assessore – ha disattivato i semafori e ha messo sulle strade 10 auto pattuglie con competenze generali; è stato raddoppiato il servizio alla centrale operativa e tutte le richieste che non era possibili soddisfare sono state dirottate all’autoparco. E’ stato inviato un ufficiale presso l’autoparco attorno alle 13 con un ponte radio poichè c’era un blocco della telefonia mobile. Nel pomeriggio del 17 c’erano 14 auto pattuglie dei vigili urbani coordinate da 4 ufficiali, alle 21 le pattuglie sono state ridotte a 3”.
L’ORDINANZA. “La situazione – ha affermato Lazzeroni – si è complicata attorno alle 13.30 per il blocco della tangenziale. In breve termpo c’è stato il collasso in via Fiorentina e in Pescaia; alle 15 il sindaco ha emesso l’ordinanza che prevedeva l’obbligo delle catene a bordo, revocata il giorno dopo”. “Per quanto riguarda il trasporto scolastico – ha spiegato – i nostri mezzi hanno effettuato il loro servizio. Ci sono bambini che sono stati recuperati dai genitori, ma il trasporto è stato svolto correttamente”. “La situazione che ha colpito la nostra città – ha aggiunto – ha colpito tutta la regione e sapete quello che sta succedendo per Ferrovie, Anas e autostrada A1. La nevicata era prevista ed era stato individuato con precisione anche l’orario”.
LE PROPOSTE. “Stiamo studiando – ha detto l’assessore – dei correttivi al piano neve, lo stesso che lo scorso anno ha funzionato 6-7 volte; è chiaro che è successo qualcosa di particolare e siamo impegnati a capire cosa. Forse le ordinanze vanno emesse prima e bisogna che l’amministrazione si confronti anche con altre autorità per capire come mettere l’obbligo di catene o gomme termiche, anche ai mezzi pubblici”.
“Sulla chiusura preventiva delle scuole – ha proseguito – in questo caso l’uscita anticipata avrebbe ulteriormente coinciso con l’inizio della nevicata. Comunque anche questa è una valutazione da fare. Inoltre i mezzi spargisale e spazzaneve sono usciti alle 11: possiamo valutare di posizionarli in punti strategici, ad esempio il ponte di Malizia.
“Forse – ha affermato Lazzeroni – ci vorrebbe un altro mezzo più piccolo per il centro storico e le strade strette; possiamo pensare a convenzioni con associazioni di volontariato, cooperative sociali, aziende agricole e altri che hanno mezzi idonei per interventi sulle strade e sui marciapiedi, in modo da integrare il lavoro degli addetti”.
LA POLEMICA POLITICA. Il consigliere Iantorno di Rifondazione, presentando l’interrogazione, aveva affermato che “la nevicata non era inaspettata e l’amministrazione non può scaricare la colpa sui cittadini”. Dura la replica di Lazzeroni: “non sono abituata a dare colpe e ho un enorme rispetto verso le persone, credo comprendano quali sono le difficoltà, e siccome sono individui, sono capaci di agire di conseguenza con responsabilità”. “Nessuno dice che la macchina comunale è stata perfetta – ha aggiunto l’assessore – ma dico che la nevicata era prevista e in questo senso chi si mette in circolazione deve usare mezzi opportuni (…) Io accetto le critiche e mi assumo le mie responsabilità, sarà semmai il sindaco a rispondere sulle mie responsabilità. So che siamo in campagna elettorale, ma non accetto strumentalizzazioni e attacchi personali, specie da forze poltiche che fanno parte della maggioranza”.
Iantorno ha successivamente sottolineato come sia “mancata una comunicazione positiva: bisognava fare un decalogo di buone norme da veicolare, bastava un’intervista sui mezzi di comunicazione per sensibilizzare i cittadini e informarli”. “Se per i marciapiedi non basta il personale – ha aggiunto – è colpa delle esternalizzazioni. Gradiremmo, comunque, una risposta del sindaco che non c’è e invito a stare meno con la testa per aria, a pensare meno agli aeroporti e a stare di puù con i pedi per terra”.
