Il sindaco di Torrita di Siena si è reso disponibile a mettere in campo il suo dinamismo per aprire una sana e costruttiva discussione dentro il Partito
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TORRITA DI SIENA. Intervista al Sindaco di Torrita di Siena Giacomo Grazi, Capolista della Provincia di Siena all’Assemblea Nazionale del PD:
Sindaco Grazi dopo 2 anni di mandato presso un comune che ha sempre avuto Amministrazioni di sinistra e centro sinistra, cosa fa’ essere più incisiva la sua opera da Sindaco rispetto alle molte liste civiche che stanno nascendo ed amministrando comuni negli ultimi anni ?
“I risultati che in alcuni Comuni conseguono le liste civiche sono frutto oltre che della capacità degli Amministratori che si definiscono “liberi” dai partiti, dal vuoto lasciato dalle precedenti Amministrazioni di varia natura politica; per motivi che conosciamo tutti, hanno per troppo tempo lasciato che fosse qualcuno più in alto di loro a dare indicazioni sulle direzioni da prendere, tralasciando quello che sono le reali esigenze del singolo territorio. Questo inevitabilmente ha portato ad un’ascesa delle liste civiche, ovvero, in molti casi, di un gruppo di amici che per un breve periodo si può occupare di amministrare un paese più o meno grande. Chiaramente il loro progetto politico finisce con il loro mandato non dando continuità e non avendo un Partito organizzato alle spalle che amministra in altri comuni ed in altri enti, con il quale possono periodicamente confrontarsi. Questo a noi non succede perché abbiamo la fortuna di avere alle spalle il Partito Democratico di Torrita di Siena, un Partito composto da tanti iscritti che credono nei valori del PD e che grazie alla conoscenza delle piccole cose di paese ci da consigli utili e ci tutela in caso di decisioni forti ma necessarie, del quale mi sento molto orgoglioso di farne parte”.
Sindaco Grazi, come reputa che stia crescendo la nuova classe dirigente? E quale pensa sia la parola chiave che la deve contraddistinguere per essere credibile nel tempo visto purtroppo anche i vari scandali a livello nazionale?
“Io stesso credo di essere un giovane Amministratore pro tempore, dirigente politico, il quale, se fossero rimasti i classici meccanismi dove l’età anagrafica veniva troppo spesso confusa con “l’esperienza” io, la mia Giunta ed il mio Gruppo di Maggioranza non avremmo dovuto esserci. Riconosco che l’entrata in campo a livello nazionale di Matteo Renzi mi ha dato nel 2012 una grande spinta per iniziare con i Comitati Renzi un’avventura che mi ha permesso di attirare tanta gente lontana dalla politica e di conseguenza di darmi tanto coraggio e supporto per candidarmi a Sindaco con un programma elettorale chiaro e deciso. Quindi credo che la nuova classe dirigente abbia avuto un salto di qualità notevole. Ho molti colleghi Sindaci giovani e con idee molto chiare, stesso concetto per altre cariche istituzionali che si trovano in Parlamento e nelle Regioni. La parola chiave secondo me è COERENZA, la uso sovente con i miei collaboratori poiché ci credo fermamente: è uno dei principi che mi sono stati trasmessi dalla mia famiglia ed intendo rispettarli e portarli avanti. Molta attenzione dobbiamo prestarla alle società partecipate che fin troppo spesso sono bersagliate da scandali, tutti noi cittadini ci aspettiamo un’efficienza maggiore dalle stesse poiché i servizi che offrono sono direttamente influenti sulle nostre vite e sulle nostre tasche. Molte volte chi siede nei CDA ha troppi interessi che confliggono con l’efficienza dei servizi erogati dalle società o hanno addirittura poco tempo da dedicarvi poiché presenti in altri CDA sempre di partecipate pubbliche; questo ritengo sia un errore che noi giovani Amministratori non dobbiamo commettere. Fare molte cose assieme non coincide sempre con il farle tutte bene”.
Sindaco Grazi, ad Ottobre ci sarà questo tanto atteso Referendum Costituzionale cosa ne pensa? Come reputa la scelta del Presidente del Consiglio di puntare tutto sul risultato dello stesso?
“Penso che è l’occasione che l’Italia aspetta da almeno 40 anni, o la cogliamo o perdiamo nuovamente. E’ l’occasione per riprenderci il tempo perso ed arrivare al passo con gli altri Paesi europei. Ovviamente voterò per il SÌ e farò tutto quello che posso per contribuire al risultato tanto agognato dal Presidente del Consiglio nonché Segretario del mio partito. Rispondendo alla seconda parte della domanda posso semplicemente dire che al suo posto avrei fatto lo stesso poiché, come detto prima, la COERENZA è un mio principio e Matteo Renzi coerentemente se non riesce a far passare il SI al referendum lascierà spazio ad altri. Molte volte delle azioni necessarie vengono volutamente scambiate per violente, perché fa comodo ad una parte di persone che hanno fatto dell’immobilismo un lavoro, far credere questo; dimenticandosi troppo spesso, che sono stati proprio Loro la principale motivazione dell’ostruzione del “tubo”… il primo coraggioso che si prende la briga di liberarlo passa da violento… ma io non mi dimenticherò mai, che prima qualcuno lo aveva intasato… e che qualcuno ce la sta mettendo tutta per stasarlo, con la inevitabile conseguenza di sporcarsi e prendersi tutte le critiche del momento. Quindi il Presidente del Consiglio, per questo semplice esempio che ho riportato, ha tutto il mio rispetto ed il mio appoggio”.
Sindaco, subito dopo il referendum sembra si aprirà la stagione congressuale interna al PD, che aspettative ha e come pensa di contribuire essendo un giovane con le idee chiare?
“Essendo molto fiducioso sulla vittoria del SÌ sono sicuro che il percorso di cambiamento iniziato già dallo scorso Congresso possa essere rafforzato ed incrementato con l’inserimento di tante persone con idee chiare e soprattutto auspico per la mia Federazione e non solo, un ricompattamento delle varie anime interne al PD, poiché tutti insieme possiamo veramente fare bene per i nostri territori. La politica non è un lavoro ma una dedizione al far bene le cose per la comunità, quindi se il mio dinamismo, le mie idee e le mie caratteristiche saranno utili e apprezzate dalla Federazione Provinciale mi rendo disponibile ad aprire una sana e costruttiva discussione dentro il Partito”.