Il progetto della spin off dell'Università di Siena, PetroLogic Synergy, sarà presentato a Smau Firenze
SIENA. Un robot in grado di fare rilievi geologici e analisi fisiche e chimiche del suolo in modo autonomo: è il progetto di PetroLogic Synergy Srl, nuova azienda spin off dell’Università di Siena, che sarà presentato a Smau Firenze, presso Firenze Fiera, il 7 e 8 luglio.
La start up sta completando il progetto e la costruzione del primo prototipo sperimentale di “Petrorov”, una innovativa piattaforma robotizzata ispirata al concetto dei robot Viking e Curiosity, che hanno esplorato il suolo di Marte. “Petrorov” riuscirà ad acquisire molteplici dati ambientali, petrologici e geofisici su suolo e sottosuolo, dati fondamentali in agraria, nell’agricoltura di precisione, nel monitoraggio ambientale, nella geotecnica, ingegneria civile, archeologia, esplorazione mineraria.
Il primo prototipo ha già a bordo gli strumenti per misurare in modo preciso e innovativo resistività e suscettività magnetica, i parametri più utilizzati nel mondo nelle prospezioni, nelle ricerche di acqua nel sottosuolo, nelle ispezioni di archeologia preventiva e non solo.
L’azienda spin off formata da docenti, ricercatori e laureati dell’Università di Siena è ora in cerca di altri partner per sviluppare il secondo prototipo, più avanzato e completo, con particolare attenzione a soluzioni innovative per l’agricoltura e il monitoraggio ambientale.
Attualmente non esiste in commercio un sistema per la raccolta automatica e simultanea di diverse proprietà chimico-fisiche del terreno. “Petrorov” raccoglierà una mole di dati molto maggiore di quella che si può acquisire oggi, usando i singoli sensori singolarmente e in modo tradizionale, e porterà ad un notevole risparmio di tempo e a una maggiore affidabilità dei risultati.
L’idea progettuale si deve ad Eleonora Strada, dottore di ricerca in Scienze polari e paleomagnetismo dell’Università di Siena. Il progetto preliminare è stato sviluppato con Franco Maria Talarico, docente del dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente, mentre lo sviluppo completo di “Petrorov” sarà frutto della collaborazione con Riding Engineering srl, costruttore di mini-dumper, e coinvolgerà diversi dipartimenti dell’Ateneo, e centri di ricerca nazionali e stranieri.
Per la parte riguardante i sensori geofisici collaboreranno Dario Albarello, docente di Geofisica del dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente, e Tommaso Colonna di GeoExplorer, spin off del Centro di Geotecnologie dell’Ateneo, mentre il sistema di rete e la parte hardware e software saranno a cura di Alessandro Pozzebon, ricercatore del dipartimento di Ingegneria dell’informazione e Scienze matematiche.
La start up PetroLogic Synergy srl ha come obiettivo quello di implementare tecnologie innovative e integrare dati e metodi, sviluppando progetti e servizi in grado di migliorare le interazioni tra ricerca, insegnamento, monitoraggio, e soluzioni ambientali per i geomateriali in diversi settori, da quelli dell’energia a quelli dell’edilizia e dell’ingegneria civile.