Opinioni a confronto e analisi di dati scientifici. Tra i relatori in palazzo Bastogi, il direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est, Enrico Desideri
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FIRENZE. “Il nostro obiettivo è quello di sviluppare e sostenere interventi volti al raggiungimento e al mantenimento di uno stato fisico e mentale sano. In Toscana ogni mille euro del Bilancio regionale investiti in sanità, 680 vengono spesi per la cronicità. Dobbiamo produrre strategie preventive, mirate al miglioramento dello stile di vita e passare alle cure più appropriate che tengano conto di situazioni croniche e condizioni sociali della popolazione anziana”. Così il presidente della commissione Sanità in Consiglio regionale, Stefano Scaramelli, al seminario “Invecchiare in salute e cronicità – I casi hiv, hcv e leucemia linfatica cronica”, in corso a palazzo Bastogi, a Firenze. Organizzato da Motore Sanità, un’officina delle idee per il progresso della ricerca e delle conoscenze scientifiche, in Italia e all’estero, tanto in campo sanitario che sociale, il convegno è occasione di confronto, dibattito e analisi di dati oggettivi. Tra questi quelli relativi alla popolazione di molti paesi europei che gode di un’aspettativa di vita tra le più elevate del pianeta. Secondo il presidente della commissione, sono necessari “percorsi multidisciplinari di approccio olistico per la salute di una popolazione anziana in continuo e costante aumento su tutto il territorio regionale” se si prevede, come si legge nell’introduzione al convegno, che entro il 2050 più di un quarto della popolazione (il 27 per cento) avrà 65 anni o più.
Ala giornata di studi partecipano, tra gli altri, Gianni Amunni, direttore operativo dell’Istituto toscano tumori, Tiberio Corona, responsabile politiche del farmaco e appropriatezza della Regione Toscana, il direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est, Enrico Desideri, il presidente dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Firenze, Antonio Panti, e Giuseppe Turchetti, professore di economia e gestione delle imprese, alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa.