I consiglieri di opposizione evidenziano i limiti delle gestioni associate
VALDIMERSE. I consiglieri di opposizione, Mirko Giorgini ed Alessio Manetti, membri dell’Assemblea della Unione dei Comuni della Valdimerse tenutasi il giorno di lunedì 30 maggio, evidenziano quanto segue:
“Questa Istituzione territoriale quale è l’Unione dei Comuni in parola risulta essere, alla luce dei fatti e degli anni trascorsi, una organizzazione di funzioni di tipo associato dettata da obblighi normativi di carattere nazionale e regionale e come tale risponde a logiche autoreferenziali, di duplicazione di funzioni svolte singolarmente da ciascun comune ed amalgamata unicamente dai contributi a fondo perduto erogati dalla legge regionale 27 dicembre 2011, n. 68 e s.m.i.. Questo non basta più, occorre riuscire ad imprimere un forte sviluppo a tutta l’area della Valdimerse, si rende necessario rendere identificabile il territorio e le sue risorse, le emergenze storiche ed architettoniche, le Terme di Petriolo nella Val di Farma, perché occorre potenziare ed in molti casi creare un sistema produttivo che dall’ambiente e dall’agricoltura, attraverso il turismo ed il commercio faccia sistema.
Anche le esperienze poco felici del passato, come la Strada dei Sapori e le iniziative di filiera corta quali la Bottega di Stigliano, si trasformino da sola spesa pubblica in start up, che possano marciare con le proprie gambe e vivere autonomamente sul mercato produttivo regionale.
Essere identificabili come Valdimerse, unicamente quale bancomat di incasso per il ripiano dei bilanci dei singoli comuni associati, grazie alla voce delle “Sanzioni amministrative da codice della strada” che come previsione di bilancio per l’anno 2016 risulta pari all’importo di 3.600.000,00 euro, .
La Valdimerse in primo luogo deve diventare una realtà con un proprio “brand” riconoscibile non solo da chi risiede nel territorio o da chi ci lavora, ma anche e soprattutto da parte di coloro che da fuori – italiani o stranieri- quando guardano con una “lente di ingrandimento” la Toscana, vedono il marchio Terre di Siena di cui la Valdimerse deve diventare parte riconoscibile, con una propria attrattività e visibilità.
La logica delle gestioni associate che sino ad oggi ha contraddistinto i rapporti tra i comuni ed i Sindaci della Valdimerse è quella di pensare esclusivamente al proprio confine amministrativo, per cui se si vuole realizzare una Centrale a biomasse lo facciamo indipendentemente se siamo nelle vicinanze della Abbazia di San Galgano e parimenti come ha detto il Sindaco di Monticiano il 30 maggio alla Assemblea dei Comuni, …..il Bando di Gestione del Gonna 2 non è stato pubblicato grazie all’ostruzionismo del nostro comune che lo ha fatto ritardare di sei mesi perché non ne condivideva la gestione autonoma dal sistema di gestione del Centro delle Riserve Naturali, in una logica inaccettabile di amministrazione ricattatoria e scevra da qualsiasi gestione associata di funzioni e che abbia un carattere unitario ed identitario.
I Consiglieri Mirko Giorgini e Alessio Manetti”