SIENA. Grande successo per la VII edizione del Torneo Meniconi, dedicato allo storico dirigente del G. S. San Miniato Enzo Meniconi e rivolto agli Esordienti 2003. Nella fase finale di ieri sera si sono affrontate sei società divise in tre gironi: il San Miniato di Di Guida ha superato Sansepolcro e Bastia, mentre il Prato ha avuto la meglio su Santa Maria e Sangiovannese. Le due compagini si sono poi sfidate in finale col risultato di 1-0 per i lanieri. Giustarini del Prato ha ricevuto il premio di miglior giocatore.
“E’ stato un bel torneo” – ha commentato il mister del San Miniato Vincenzo Di Guida. “Sono rimasto stupido dai miei ragazzi, mai il San Miniato era arrivato alle fasi finali di questa competizione. In semifinale abbiamo battuto 4-0 il Mazzola che è campione provinciale, e anche in campionato posso dire che siamo la squadra tecnicamente più completa. Lascio i ragazzi dopo quattro anni, li ho presi quando giocavano a cinque e gli ho portati a undici. E’ un bellissimo gruppo che è cresciuto tantissimo”.
“Abbiamo passato una giornata gradevole, un’esperienza bellissima sia per noi che i ragazzi” – ha dichiarato Luigi D’Andretta, allenatore degli Esordienti del Prato. “Tanto di cappello per la società ospitante, per la struttura e l’organizzazione che danno la possibilità di migliorare il lavoro dei ragazzi in questa età. Noi a livello di settore giovanile siamo sempre più vicini a Fiorentina e Empoli. C’è tanta voglia di crescere e di migliorarsi”.
“Stiamo giocando tutti i giorni e siamo un po’ appagati fisicamente, ma i ragazzi si sono divertiti ed è questo l’importante” – ha detto Diego Fabbri, alla guida del Sansepolcro. “San Miniato è una bella realtà in quanto a impianti e organizzazione, il Prato è una società professionistica e anche le altre squadre hanno dimostrato un livello alto di gioco”.
“E’ la quarta volta che partecipiamo” – ha affermato Francesco Gallina, dirigente del S. Maria. “La società neroverde si è sempre dimostrata accogliente e ha un’organizzazione fantastica a partire dal custode fino ai piani più alti”.