Sconterà la pena di 3 anni, 8 mesi e 19 giorni per rapina con sequestro di persona
POGGIBONSI. La latitanza di un marocchino è terminata nella nottata del 18 maggio, quando i Carabinieri, durante una perquisizione, lo hanno rintracciato all’interno di un bar di Siena. M. E. M., marocchino classe 1988, era ricercato da mesi perché condannato a poco meno di quattro anni per aver commesso ua rapina con sequestro di persona.
Gli uomini della compagnia di Poggibonsi hanno rintracciato un marocchino che, nel 2011 con un connazionale, dopo una festa, aveva fatto salire sulla propria vettura uno studente di origini israeliane e lo aveva rapinato del portafogli e del cellulare.
Nel tardo pomeriggio del 17, una pattuglia della stazione di Monteriggioni ha sottoposto a controllo un veicolo a bordo del quale viaggiava un cittadino marocchino che, durante il controllo, ha dato in escandescenza, costringendo i Carabinieri a sottoporlo a perquisizione. L’uomo è stato trovato in possesso di modica quantità di sostanza stupefacente e quindi è stato condotto in caserma per la redazione degli atti previsti. Quando al giovane nordafricano è stato chiesto il proprio domicilio, questi ha dato una serie di risposte elusive, tanto da indurre i carabinieri a pensare che l’uomo potesse nascondere altra droga presso il proprio domicilio e quindi si sono recati presso il domicilio indicato sulla patente di guida nonostante il giovane avesse riferito di non abitare più il quella località e di non ricordare il nuovo indirizzo.
Quando gli uomini dell’Arma sono giunti ad Isola d’Arbia presso il luogo di residenza riportato sul documento, hanno fatto accesso nell’abitazione del giovane ove, con sorpresa, hanno sorpreso un altro marocchino che, alla vista dei carabinieri, ha cercato di darsi alla fuga saltando da una finestra posta al primo piano e rifugiandosi all’interno di un bar scommettitoria ma, immediatamente, è stato preso dai militari della seconda pattuglia che controllavano proprio le possibili vie di fuga dell’edificio. Una volta fermato, il giovane è stato immediatamente perquisito ed identificato. Le generalità fornite ai militari però sono risultate non censite nella banca dati, motivo per il quale dopo la perquisizione domiciliare, i due sono stati condotti nuovamente in caserma per essere sottoposti ai rilievi fotosegnaletici per l’esatta identificazione.
Quando i risultati sono giunti, i Carabinieri hanno scoperto che il giovane che aveva cercato di gettarsi dalla finestra era ricercato da alcuni mesi per scontare una pena di 3 anni 8 mesi e 19 giorni. C. A. classe 1978, è scattata invece la denuncia a piede libero per favoreggiamento e la segnalazione per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale.