Sabato 21 maggio, l’Associazione Archeosofica Siena, conclude il ciclo di incontri dedicati all’Ordine Templare e al Sacro Graal
SIENA. Una “spada nella roccia” tutta senese, quella del nobile Galgano, divenuto santo dopo essere stato cavaliere. Tra storia, leggenda e simbolismo, sabato 21 maggio, l’Associazione Archeosofica Siena conclude il ciclo di incontri dedicato alle origini dell’ordine dei Templari e alla leggenda del Santo Graal con un singolare appuntamento che avrà luogo proprio nei luoghi che accolsero la vicenda biografica di Galgano di Guidotto.
Nato a Chiusdino e vissuto nel XII secolo, all’età di 30 anni Galgano decise di consacrarsi a vita eremitica, infiggendo la sua spada nella roccia di Monte Siepi.
La sua vita, ricca di parallelismi e piena di sorprendenti analogie con i racconti leggendari ed epici del Santo Graal, della Tavola Rotonda, di Re Artù, sarà oggetto di una visita che si preannuncia avvincente e che offrirà un punto di vesta diverso del celebre monumento della cristianità famoso in tutto il mondo.
Il ritrovo è stabilito per le ore 10.00 a San Galgano, al di fuori della Rotonda di Monte Siepi da qui partirà l’incontro per proseguire poi alla scoperta dell’Abbazia di San Galgano, autentico luogo del Graal.