Esuberi negli stabilimenti di Marburg, in Germania, a Liverpool in Gran Bretagna e a Siena
di Augusto Mattioli
SIENA, Arriva la mobilità alla Novartis di Siena. In una comunicazione di Andry Osvald, responsabile europeo delle produzioni di qualità, l’azienda fa sapere di essere intenzionata di riorganizzare il settore dei vaccini a livello europeo e di “ottimizzare” i processi produttivi. Una decisione che, per far fronte alla concorrenza mondiale che sembra sempre più forte, ci saranno degli esuberi negli stabilimenti di Marburg, in Germania, a Liverpool in Gran Bretagna e a Siena. Questo pomeriggio si è tenuto un incontro tra la dirigenza e i sindacati per una prima presa di contatto sui problemi che la decisione creerà, non arrivano però indicazioni sul numero di dipendenti che potrebbero andare in mobilità. Si sa soltanto che dei tre stabilimenti il più colpito dai tagli all’occupazione sarebbe quello inglese, mentre le riduzioni senesi e tedesche sarebbero molto minori. Un altro incontro nel quale si dovrebbero approfondire i problemi e conoscere meglio i dettagli delle intenzioni della multinazionale è stato programmato per il prossimo due novembre. Ma probabilmente ne seguiranno altri.
Da quanto abbiamo appreso da fonti sindacali la Novartis avrebbe però confermato gli investimenti previsti nel magazzino di Rosia, a Sovicille e i cento milioni di dollari nel cosiddetto Td, un settore che fa da collante fra la ricerca e la produzione Alla Novartis lavorano oggi 1450 persone con contratto a tempo indeterminato, 60 a termine e 450 interinali. Mesi fa sono stati tagliati 25 posti tra gli informatori scientifici.