"Se il sindaco vorrà partecipare al Toscana Pride, suo diritto da libero cittadino, ma senza portare il gonfalone di Poggibonsi"
POGGIBONSI. Leggiamo sui social network che Bussagli, Sindaco di tutta la città, intende dare il patrocinio comunale al prossimo Toscana Pride.
La Lista Civica Insieme Poggibonsi è stata eletta per rispondere a temi concreti dei suoi elettori e per rappresentarli in Consiglio Comunale.
Il Sindaco invece, una volta eletto, deve rispondere a tutta la città e non solo al suo partito (o forse ad una sola parte di questo). La #CittàCheInclude, slogan caro al Sindaco, deve rispettare anche chi la pensa diversamente da lui, altrimenti il suo amato slogan diventa la #CittàCheEsclude.
A livello locale appare fuori luogo avventurarsi su temi nazionali e di coscienza, come quello delle Unioni Civili; ecco perché riteniamo inopportuna l’uscita del Sindaco apparsa sui social network.
Chiederemo chiarimenti se la proposta di patrocinio della città di Poggibonsi al Toscana Pride rimarrà una boutade da social network o diventerà concreta; noi della Lista Civica Insieme Poggibonsi ci batteremo perché questo non avvenga.
La #CittàChePensa è anche una città che la pensa diversamente da Bussagli e un Sindaco deve rispettare la volontà di tutti, smettendo di dispensare patrocini sull’onda dell’entusiasmo; il patrocinio rappresenta l’intera comunità,va ponderato.
Se Bussagli vorrà partecipare al Toscana Pride, suo diritto da libero cittadino, potrà andarci da solo, con la sua famiglia o gli amici ma senza portare il gonfalone di Poggibonsi. Perché tra i diritti di tutti c’è anche il diritto di pensarla in modo diverso.
Quel gonfalone e quei colori non sono roba solo sua, sia chiaro.
Lista Civica Insieme Poggibonsi