SAN GIMIGNANO. Dopo aver incontrato tanti sangimignanesi e dopo essermi confrontato con il Partito Democratico sangimignanese, abbiamo deciso di lanciare il comitato per il “sì” al referendum costituzionale del prossimo autunno. Sono già tante le persone dentro e fuori al Partito Democratico che mi hanno dato la loro disponibilità e per questo motivo riteniamo opportuno partire con un incontro informale il 23 maggio alle 18.30 presso la sala di cultura in via San Giovanni.
La strada per il referendum sarà lunga e non priva di ostacoli. Per questo occorre avviare fin da adesso un lavoro aperto e inclusivo. Non mi interessa creare un fan club, ma uno spazio dove si possa discutere nel merito di questa riforma della Costituzione, che sancisce il superamento del bicameralismo paritario e ridefinisce il ruolo e i compiti delle regioni. Al referendum vince o perde l’Italia, non Matteo Renzi. Pertanto non possiamo permetterci di affrontare questo appuntamento con la superficialità e la strumentalità che da troppo tempo a questa parte domina il dibattito pubblico italiano.
Sgombriamo il campo da un equivoco. Non esistono riforme perfette. Qualsiasi riforma è perfettibile nella misura in cui essa, attuandosi nella realtà, ha inevitabilmente a che fare con le sue contingenze. Ciononostante credo che questa riforma nel suo complesso rappresenti un passo in avanti per il nostro Paese. Il distacco crescente dei cittadini dalle istituzioni non dipende dalla carenza di rappresentanza, ma dall’impotenza delle istituzioni ad agire nell’interesse generale in tempi giusti e con modalità trasparenti. Questa riforma rappresenta proprio una risposta a questo problema.
Stefano Di Piazza – Segreteria comunale Pd San Gimignano