Per il consigliere Casucci la Pinacoteca merita un'unica sede
SIENA. “La notizia che la Pinacoteca Nazionale non si trasferirà nelle sale del Santa Maria della Scala – tradendo, di fatto, la convenzione siglata nel 2000 tra lo Stato ed il Comune di Siena – ci lascia sconcertati”, afferma Marco Casucci, consigliere regionale e commissario provinciale della Lega Nord.”
“Non capiamo assolutamente la logica dell’intervento del neo Direttore del Santa Maria, Daniele Pitteri, che si instrada sulla linea già portata avanti nel 2014 dal Soprintendente Scalini, vale a dire quella di frammentare, senza alcuna logica, il patrimonio espositivo della Pinacoteca. La Lega ha sempre sostenuto la necessità di convogliare i preziosi beni della Pinacoteca al Santa Maria della Scala, tanto che ci meravigliammo di come potesse, nel febbraio 2014, l’Amministrazione Valentini parlare con sicurezza del trasferimento della Pinacoteca nazionale da via San Pietro al complesso dell’ex Spedale non interpellando la Soprintendenza e dunque senza conoscerne il suo qualificato parere. Il Carroccio aveva presentato, nel settembre 2014, per mano del Capogruppo in Senato, Gianmarco Centinaio, un’interrogazione a risposta scritta, indirizzata al Ministro dei beni e delle attività culturali, volta a sapere, tra le altre cose, se il Ministro “intenda dar luogo al trasferimento della Pinacoteca in una sede più adeguata”, visto che “da anni si parla del trasferimento dell’intera collezione al grande ex ospedale Santa Maria della Scala, ma finora, nulla è stato fatto”. Circostanza, questa, che era stata auspicata da una delegazione della stessa Lega Nord, che si era recata in visita, il 19 marzo 2014, alla Commissione cultura del Comune di Siena. “La Lega Nord ed il sottoscritto-conclude Marco Casucci- sperano che il buonsenso riesca a trionfare e che lo spostamento nei locali in Piazza Postierla sia assolutamente stoppato; chiediamo al sindaco Valentini ed all’assessore alla cultura Vannozzi i motivi di questa operazione che riguarda il futuro della città.”