L’iniziativa è promossa da Libera e Arci con il supporto della Regione Toscana
SIENA. Partirà da Siena mercoledì 11 maggio il ciclo di incontri sui beni confiscati alla mafia e il loro rilancio produttivo ed occupazionale, promosso da Libera e Arci Toscana attraverso il progetto ‘Legami di Cittadinanza’, finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito della Legge regionale sull’educazione alla legalità e sviluppato con la collaborazione di Cgil, Unicoop Firenze, Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari. L’appuntamento è a partire dalle ore 15 presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Siena e sarà seguito da altri due seminari in programma nelle prossime settimane presso l’Università di Firenze e l’Ateneo di Pisa.
“Il progetto ‘Legami di cittadinanza’ e i tre incontri negli Atenei di Siena, Firenze e Pisa – spiega Serenella Pallecchi, coordinatrice organizzativa del progetto per Arci Toscana e presidente dell’Arci provinciale di Siena – vogliono essere un’occasione per coinvolgere più persone possibili, a partire dai giovani, nella realtà delle aziende confiscate alla criminalità organizzata e del loro rilancio produttivo e occupazionale, che troppo spesso deve fare i conti con tempi lunghi per la confisca e l’assegnazione dei beni per il loro risanamento. A questo si unisce la volontà di far conoscere da vicino le norme antimafia e una cultura della cooperativa, che attualmente rappresenta la forma d’impresa più adatta per gestire un bene confiscato alla mafia”.
Il programma. L’incontro presso l’Ateneo senese si aprirà alle ore 15 con l’intervento di Giuliana Mesina, responsabile legalità della Cgil Toscana sui percorsi di legalità economica che riguardano beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e una riflessione sulla situazione della tenuta di Suvignano, nel Comune di Monteroni d’Arbia, ancora in attesa di assegnazione dopo la confisca alla mafia. Alle ore 17, poi, sarà la volta di Irene Mangani, di Unicoop Firenze, che illustrerà la cultura della cooperativa sui beni confiscati e il
caso specifico della Valle del Marro – Libera Terra, che gestisce terreni confiscati in Calabria, nella piana di Gioia Tauro, e con cui Unicoop Firenze ha instaurato da anni un rapporto di collaborazione commerciale e supporto sociale. L’iniziativa si chiuderà alle ore 18 dopo uno spazio di dibattito aperto ai partecipanti.