Nella seduta consiliare del 28 aprile Il sindaco ha risposto all’interrogazione di Campanini
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SIENA. Nella seduta del 29 ottobre 2013, il Consiglio comunale ha approvato una mozione che impegnava l’Amministrazione a istituire un registro dei testamenti biologici e delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari (DAT) da conservare negli uffici comunali, nel rispetto della normativa vigente.
Nel corso dell’assise di giovedì scorso, 28 aprile, Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, SsM, RC) ha stigmatizzato “come in tutto questo tempo non sia ancora stato istituito il registro DAT, così come constatato dai numerosi cittadini che ne hanno fatto richiesta senza però ottenere risposte esaurienti dagli addetti degli uffici comunali”. Il consigliere ha pertanto chiesto i motivi di tale ritardo e i tempi di formalizzazione del registro DAT.
E’ stato il sindaco Bruno Valentini a rispondere all’interrogazione: “Proprio nella seduta di giunta di stamani (28 aprile, ndr) è stata deliberata l’istituzione del registro DAT e approvato il disciplinare per la raccolta e la conservazione delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario. La delibera, che diventerà operativa in 30 giorni, si rifà al dispositivo della mozione approvata da questo Consiglio”.
“E’ previsto che qualsiasi residente nel Comune di Siena, in condizioni di lucidità mentale – ha spiegato il sindaco – possa presentare agli uffici di questa Amministrazione una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, datata e sottoscritta, nella quale si afferma di aver redatto un documento attestante le proprie dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari. Si indica il luogo dove detta dichiarazione è depositata; vengono nominati uno o più fiduciari maggiorenni e capaci di intendere e di volere con lo specifico compito di informare gli organismi sanitari, l’autorità giudiziaria e chi può essere opportuno del verificarsi delle condizioni che rendono necessario utilizzare la DAT; si autorizza il Comune a comunicare a chiunque ne faccia richiesta l’esistenza della dichiarazione”.
Come ha aggiunto Valentini, la persona può inoltre depositare in Comune la DAT in busta chiusa, sigillata, con la fotocopia dei documenti dell’interessato e dei fiduciari.
Al dichiarante verrà rilasciata copia della dichiarazione presentata e nel registro verranno annotati tutti gli elementi utili a individuarne l’identità, oltre all’esistenza della dichiarazione, il luogo di conservazione e il nominativo dei fiduciari. Lo stesso dichiarante può in qualsiasi momento ritirarla o modificarla.
“Con l’Istituzione del registro – ha concluso il sindaco – si vuole andare incontro alla richiesta di tanti cittadini che chiedono di formalizzare in atti ufficiali le loro volontà riguardo ai trattamenti sanitari di fine vita. Allo stesso tempo, intendiamo stimolare il legislatore nazionale ad affrontare la questione e a produrre atti che rendano queste dichiarazioni pienamente efficaci nel rispetto della volontà del testamentario: il tutto con la massima attenzione ai temi della privacy e della gestione dei dati personali e sensibili”.
Campanini, pur rilevando “il ritardo di due anni e mezzo”, si è dichiarato soddisfatto per l’istituzione del registro DAT: “Un dovere morale e politico per l’Amministrazione che, così, potrà rispondere alle volontà dei cittadini sensibili alla questione”.