Il documento approvato dai soci della Finanziaria. Le imprese locali che hanno ottenuto un finanziamento sono state oltre 180
di Augusto Mattioli
SIENA. Si è chiuso con un utile netto di 236 mila euro il bilancio del 2015 della Finanziaria senese di sviluppo che i soci – Fondazione Mps, Camera di Commercio, Comune di Siena e Provincia- hanno approvato questa mattina. E’ il risultato dell’attività “anche se non stratosferico”, ha sottolineato il presidente Stefano Bernardini, svolta per incrementare lo sviluppo economico del territorio senese, attività che ha registrato il sostegno alla nascita di ben 49i start up,per l’imprenditoria femminile e giovanile per un valore oltre i 2 milioni di euro. Le imprese senesi che hanno ottenuto un finanziamento da Fises nel 2015 sono state oltre 180 per un totale di 8 milioni. Dall’attività svolta nel territorio senese si ricavano ha detto il presidente Bernardini, “segnali interessanti come la nascita delle start up ma anche qualche aspetto che preoccupa. Si nota infatti una certa fiacca, e questa è una nota dolente, per gli investimenti da parte delle aziende senesi. Continuiamo a svolgere la nostra funzione a tutela delle imprese del territorio cercando di sostenere i segnali di ripresa e l’avvio di nuove attività. Purtroppo una vera e propria inversione di tendenza dalla crisi ancora non la vediamo, i segnali di ripresa sono marginali”.In ogni caso Fises per stimolare lo sviluppo ha messo a disposizione 15 milioni di euro all’anno fino al 2018 . “Nel 2015 Fises ha avuto sottolinea Bernardini“un leggero calo sull’operatività dovuto al fatto che anche le banche hanno iniziato nuovamente a fare finanziamenti grazie alle risorse erogate dalla Bce a costo zero. Già in questo inizio 2016, però, le pratiche stanno crescendo”.
Nei primi tre mesi sono state deliberate 55 pratiche per un importo di quasi 2 milioni e 700 mila eur. Quelle per nuove attività sono state 23 per 990 mila euro”. Soddisfazione per il risultato ottenuto espressa dal vicesindaco Fulvio Mancuso e dal presidente della Camera di commercio Massimo Guasconi per il quale “fa piacere il ritorno all’utile, segno di una gestione corretta nel nuovo corso”, iniziato nel 2009 quando sono iniziate sono state avviate operazioni di piccolo taglio con una politica che fino al 2008 puntava a finanziamenti molto forti.
Il comunicato della Fises