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FIRENZE. Un importante convegno scientifico finalizzato ad analizzare e a contribuire fattivamente alla valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva, alimento che vanta il raro pregio di venire prodotto e trasformato in Italia. Il nostro Paese ospita l’intera filiera produttiva e trae da questa notevoli benefici in termini d’incremento di valore sia per i benefici economico-finanziari che per la preziosa opera di coltivazione che si traduce in cura del territorio e del paesaggio rurale.
Questo l’obiettivo del convegno “Valorizzazione dell’origine dell’olio extra vergine di oliva e lotta alle contraffazioni” organizzato dal Comando Regionale Toscana del Corpo Forestale dello Stato insieme a Slow Food Firenze nell’ambito della giornata nazionale Slow Food Day.
Dopo gli indirizzi di saluto portati da Alessio Giuffrida, Prefetto di Firenze, da Giuseppe Vadalà, Comandante Regionale del Corpo Forestale per la Toscana, e da Stefano Beltramini, Segretario Regionale di Slow Food Toscana, il Convegno è entrato nel vivo con gli interventi proposti dai qualificati relatori moderati da Paolo Caramalli, funzionario del Corpo Forestale dello Stato.
Il tema del Convegno è stato introdotto da Leonardo Torrini, Fiduciario Slow Food di Firenze, che ha tracciato i confini entro cui ricomprendere i lavori della giornata di studio.
In apertura, Luca Sani, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha analizzato il tema degli oli extra vergini di oliva, proiettando il modello Italia oltre i confini nazionali e dando testimonianza del grande impegno che il Parlamento nazionale sta producendo in Italia e in Europa per la valorizzazione di questa coltura da un punto di vista economico e territoriale che può rappresentare la seconda realizzazione di valore dopo quella del vino; in questa direzione è la ratio della recentissima approvazione del Piano Olivicolo Nazionale.
Alessio Brogi, Referente Regionale Agroalimentare Toscana del Corpo Forestale dello Stato, ha sottolineato l’importanza del sistema di contrasto alle contraffazioni operativo nel settore oleario a tutela della qualità e dell’origine dell’olio che per l’Italia significa una base produttiva di 1.100.000 ettari coltivati, 900.000 aziende impegnate con 3700 frantoi, 43 denominazioni di cui 42 DOP e 1 IGP record in Europa con la più importante produzione di olio BIO, un valore delle piante a terra di 1,5 miliardi che diventa il doppio di valore una volta trasformato e un patrimonio alimentare di 400 varietà unico nel Mediterraneo e nel mondo con una distribuzione nella media collina nazionale dalla Sicilia al Garda.
Filippo Ninci, membro del Consiglio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati, ha portato l’attenzione sui processi e sui prodotti idonei a garantire che i nostri olivi siano coltivati adottando pratiche agricole che abbiano la qualità come obiettivo e che mettano al centro delle azioni l’innovazione e i suoi interpreti quali i nostri tecnici.
Marzia Migliorini, analista del Laboratorio Promofirenze della Camera di Commercio di Firenze, si è soffermata sull’importanza delle analisi chimico-fisiche dell’olio sia per certificare la qualità dei nostri oli sia per supportare le indagini eseguite a contrasto delle frodi.
Giacomo Trallori, Medico Gastroenterologo, ha incentrato il proprio intervento per sottolineare l’importanza alimentare e nutraceutica dell’olio extra vergine di oliva, elemento portante della dieta mediterranea.
Sonia Donati, Coordinatrice Regionale per la Guida Extra Vergine di Oliva di Slow Food, ha descritto la Guida EVO e i Presidi dell’Olio, strumenti indispensabili sia per dare valore al nostro settore agoalimentare sia per accrescere il valore culturale della nostra agricoltura. La Guida rappresenta uno strumento indispensabile per quei produttori, trasformatori e commercianti che vogliono caratterizzare la filiera oleicola italiana con parametri quali tracciabilità, fiducia, cultura ed etica.
Le conclusioni sono state proposte da Marco Remaschi, Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, che ha voluto evidenziare la grande importanza dell’olio Toscano per l’economia regionale, dove questo prodotto rappresenta un eccellenza che la Guida valorizza nell’ottica della globalizzazione della qualità, ribadendo la centralità della Toscana nel sistema e della materia olio nelle politiche agroalimentari regionali.
Al termine del Convegno, è stata presentata la prestigiosa Guida degli Oli Extravergini di Oliva 2016, strumento indispensabile per poter conoscere e apprezzare il presidio dei nostri oli di oliva.
Il messaggio comune che emerge dai lavori del Convegno è l’importanza di accrescere quantitativamente e qualitativamente la produzione di oli extra vergini di oliva italiani e toscani di elevata qualità. Poiché l’Italia è già il Paese produttore dei migliori oli extra vergini di oliva del mondo, è opportuno diffondere processi e prodotti di qualità nella coltivazione degli olivi e nella trasformazione delle olive in un comparto agricolo che, per valore economico e importanza, sta compiendo quel salto di qualità decisivo che lo renderebbe paragonabile al settore viti-vinicolo, settore storico dell’economia agricola nazionale.
In questo processo di valorizzazione, è essenziale poter disporre di un efficiente sistema di controllo delle frodi e delle contraffazioni sull’origine e contro le sofisticazioni.
Nel pomeriggio il programma è continuato al Portico delle ex Leopoldine con i tavoli composti da assaggiatori non professionisti che hanno premiato il migliore olio extravergine di oliva toscano fra cinque oli selezionati in precedenza quale esperienza sensoriale anche per i non esperti, ma comunque di utenti-consumatori di olio per comprendere in modo diretto la qualità, conoscerla, percepirla, distinguerla e imprimerla all’olfatto e al gusto.
Alla fine della giornata i Presidi Slow Food toscani hanno offerto ai cittadini l’assaggio e la percezione sensoriale dell’olio e dei prodotti agroalimentari realizzati a chilometro zero con l’esaltazione della materia prima agroalimentare di qualità. Spazio poi sempre al Portico delle ex Leopoldine alla presentazione dei produttori toscani premiati nella Guida – provenienti dalle province di Firenze Arezzo e Siena – e alla degustazione dei migliori oli extra vergini di oliva toscani anche da parte del pubblico.