L'idea è stata lanciata dal gruppo Buonconvento per Fabio Papini, che intende portare la proposta in Consiglio Comunale
BUONCONVENTO. Dopo il comunicato apparso sui quotidiani locali a firma del sig. Vivarelli Roberto membro del direttivo Pd Buonconvento che ci vede chiamati in causa ( in Consiglio Comunale come opposizioni ), la riflessione in merito a questa tematica è d’obbligo. Visto e considerato, che un Comune non può avere una popolazione inferiore ai 5000 abitanti». Mai incipit di una legge italiana fu più chiara e l’obiettivo del provvedimento è la cancellazione delle amministrazioni comunali sotto i cinquemila abitanti attraverso fusioni obbligatorie. Visto altresì che la proposta è perentoria: «Trascorsi 24 mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le Regioni provvedono alla fusione obbligatoria dei Comuni la cui popolazione sia inferiore ai cinquemila abitanti e che non abbiano già avviato autonomamente procedimenti di fusione. Ai comuni assoggettati a fusione obbligatoria non spettano contributi straordinari». E se le Regioni si rifiuteranno di imporre il matrimonio tra due o più realtà locali? Le conseguenze pensate dai deputati PD sarebbero drastiche: «A decorrere dall’anno successivo è soggetta alla riduzione di una quota pari al 50% dei trasferimenti erariali in suo favore, diversi da quelli destinati al finanziamento del servizio sanitario nazionale e al trasporto pubblico locale».
Precisiamo anche noi di non essere contrari all’accorpamento in generale o a prescindere, «ma solo a quello obbligatorio, ingessato e calato dall’alto fatto su una soglia demografica che non rispetta la libertà dei Comuni prevista dalla Costituzione e il principio di sussidiarietà». Ricordiamo l’obbligo per il legislatore regionale è quello di “sentire le popolazioni interessate” al processo di modifica territoriale mediante lo strumento del referendum consultivo” in virtù di quanto sopra noi riteniamo necessario ed urgente depositare nei prossimi giorni una mozione da discutere al prossimo consiglio comunale riportante come oggetto “ referendum popolare per l’accorpamento/fusione dei comuni sotto i cinquemila abitanti. Con l’esito acquisito a nostro avviso potremmo meglio capire quale strada intraprendere per la nostra comunità. L’auspicio e che Buonconvento intraprenda una strada autonomamente e non forzosa piovuta dall’alto.
Il gruppo.
Buonconvento per Fabio Papini