Finanziamento di circa 13 milioni di euro. Approfondimento sulle sale ibride
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SIENA. Confronto a tutto tondo sul progetto del nuovo blocco operatorio dell’AOU Senese. Si è svolto giovedì 7 aprile un confronto tra i professionisti che utilizzeranno le 10 nuove sale operatorie in progettazione al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena: 8 sale di circa 50 mq e 2 sale ibride di circa 90 mq, per un finanziamento di circa 13 milioni di euro da parte del Ministero della Salute.
All’incontro, dedicato in particolare alle sale ibride, hanno partecipato anche tre esperti del settore che hanno illustrato la loro esperienza nel campo: Alessandro Locatelli, anestesista dell’ Azienda Ospedaliera di Cuneo, Giovanni Tinelli, chirurgo vascolare del policlinico Gemelli di Roma e Alfredo Casasco, neuroradiologo interventista dell’Università di Madrid. “La sala operatoria ibrida – spiega Silvia Briani, direttore sanitario – è un momento di incontro tra il mondo dell’imaging, che si svolge normalmente in radiologia interventistica, e quello operatorio, andando a completare l’attività chirurgica con la finalità di supportare direttamente la tecnica interventistica o di permettere una valutazione intraoperatoria con un punto di vista immediato e approfondito. Con l’introduzione delle apparecchiature di imaging in sala operatoria si apre la possibilità di eseguire interventi chirurgici con accuratezze impensabili nel passato, e di effettuare interventi particolarmente complessi con tecniche mininvasive su pazienti che altrimenti non potrebbero sopportarle, come ad esempio l’anziano e il bambino”.
La progettazione del nuovo blocco operatorio e, in particolare, delle sale ibride, comporta un confronto sulle ipotetiche soluzioni strutturali e tecnologiche. “E’ necessario individuare prioritariamente il potenziale utilizzo – aggiunge Pierluigi Tosi, direttore generale – la casistica attuale che può avvalersi di tale risorsa, lo sviluppo futuro anche in relazione alle scelte aziendali e alle professionalità che sono e saranno presenti in ospedale. La realizzazione del nuovo blocco operatorio – conclude Tosi – rappresenta un elemento strategico per lo sviluppo delle Scotte, concordato con la Regione Toscana, l’Università di Siena e il Comune di Siena. L’avvio di un confronto costruttivo con i professionisti vuole garantire una pianificazione e progettazione che risponda pienamente all’evoluzione delle problematiche e dei progressi in atto nelle tecniche diagnostiche e chirurgiche”.