La lista civica critica sul progetto di sviluppo turistico
ABBADIA SAN SALVATORE. Interessante come in questo ultimo periodo il territorio dell’Amiata sia al centro delle strategie della regione Toscana. Ci colpisce infatti come da un lato ci siano iniziative importanti nel campo dello sviluppo turistico, in particolar modo la progettualità “Destinazione Amiata”, e dall’altro si punti a una strategia di sviluppo energetico come la geotermia. Preoccupante e allarmante il recentissimo intervento del presidente del Consiglio e segretario Pd alla scuola di formazione politica del Partito Democratico, il quale pone enfasi sull’importanza della geotermia in Italia, ad oggi quasi tutta al Larderello ma non solo – spiega Renzi – “possiamo raddoppiare un po’, soprattutto in un altro pezzo di Toscana, che è il monte Amiata, ci stiamo lavorando, c’è un problema di autorizzazioni ma ci andiamo”.
Riteniamo che la situazione attuale del turismo amiatino inviti a considerare il Progetto di Sviluppo turistico “Destinazione Amiata” come un progetto di “posizionamento”, che ha alla base una riflessione sull’identità e sul principio di coerenza con la vocazione del territorio. Diverse esperienze nel campo del turismo hanno ampiamente dimostrato che una forte identità con un altrettanto forte principio di coerenza è a tutti gli effetti un vantaggio competitivo, il plus richiesto dall’utenza turistica più esperta ed esigente, ma di norma apprezzato da tutti i viaggiatori, in quanto pone le basi per aumentare l’unicità delle proposte e diminuire il rischio della loro sostituibilità da parte dei turisti.
Alla luce di queste riflessioni, ci chiediamo: l’iniziativa “Destinazione Amiata” è l’ennesimo “specchietto delle allodole” o peggio ancora il tentativo indirizzato a “violentare” l’identità e il principio di coerenza con la vocazione del territorio, attraverso un piano di sviluppo turistico indirizzato alla geotermia? Come si pensa infatti di conciliare il progetto turistico di cui sopra con lo stesso progetto geotermico della Regione Toscana, che oltre alle centrali inquinanti già esistenti a Piancastagnaio e Bagnore, ha rilasciato decine di ulteriori autorizzazioni di ricerca, fori, piazzole, etc e di altre numerose centrali nel nostro territorio, oltretutto a fini prettamente speculativi, che trasformeranno l’Amiata in un vero e proprio distretto industriale geotermico?
Abbadia Futura è fortemente convinta che per le proprie caratteristiche territoriali, per la sua peculiarità storica, antropologica e culturale, il progetto integrato di sviluppo turistico dell’Amiata dovrà costituire innanzitutto uno stimolo per la conservazione delle risorse naturali e del paesaggio in quanto potrà individuare proprio nelle aree di pregio ambientale e naturalistico una forte valorizzazione delle identità locali, raggiungendo importanti risultati nella destagionalizzazione dei flussi turistici, con una proposta turistica prevalentemente a vocazione sportiva, culturale e spirituale, enogastronomica, termale, di prossimità, emozionale e all’aria aperta.
Lista Civica Abbadia Futura