di Alessandra Siotto
FIRENZE. “In queste ore i testi dei ricorsi alle quattro delibere dei Comuni di Siena e Sovicille, della Provincia e della Camera di Commercio di Siena, saranno depositati presso il TAR Toscana”. Con queste parole l’avvocato Gianluigi Ceruti ha spiegato questa mattina in conferenza stampa nella sede del Consiglio Regionale di Firenze, l’ultima iniziativa del Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano.
L’Associazione Ampugnano per la salvaguardia del territorio, espressione del Comitato, insieme all’Associazione Italia Nostra si sono rivolte al legale, che ha già sostenuto altre importanti cause nel settore urbanistico e ambientale, tra cui quella con esito positivo contro la centrale eolica di Scansano. I ricorsi presentati chiederanno l’annullamento delle quattro delibere e anche il WWF Italia interverrà nei procedimenti a sostegno dei ricorsi davanti al TAR.
Con i quattro provvedimenti gli enti senesi, soci pubblici della società Aeroporto di Siena s.p.a. hanno deciso di concorrere all’aumento di capitale per complessivi 20 milioni di euro, finalizzati alla realizzazione di opere di ampliamento, secondo il progetto del Fondo Galaxy.
L’avvocato Ceruti ha spiegato che queste delibere “si basano sul Decreto Regionale della Regione toscana del luglio 2002, nel quale si dichiarava che il progetto allora presentato per la ristrutturazione dell’aeroporto, non dovesse essere sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)”. Secondo il legale queste delibere “hanno travisato i dati relativi alla quantità di opere e ai flussi di passeggeri, contenuti del Decreto Regionale del 2002, perché il progetto attuale prevede modifiche di gran lunga superiori rispetto al progetto di allora. In quella pianificazione il flusso di traffico previsto era di 35mila passeggeri nel 2005 e di 100mila nel 2010, mentre quello di Galaxy prevede oltre 200mila persone nel 2010 e quasi 500mila nel 2020. Nel Decreto c’è scritto che se i parametri di ampliamento fossero stati modificati, si sarebbe dovuto procedere alla VIA. E con il progetto Galaxy lo sono. Non è vero che la Regione ha detto che il progetto va bene, senza bisogno della VIA, andava bene quello di allora, ma non quello attuale”.
Inoltre, secondo i ricorrenti, vi sarebbero altre illegittimità ed illiceità amministrative; l’avvocato ha parlato della “illegittima cessione a titolo gratuito direttamente al Fondo Galaxy dei diritti di opzione di azioni ordinarie da parte della Camera di Commercio senese, per il valore di 12 milioni di euro”. Il Comitato presenterà un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti perché sarebbero stati dati ad una società privata, a Galaxy, diritti di opzione da parte di una società pubblica. Il legale ha poi annunciato: “vogliamo impugnare anche il Piano Strutturale del Comune di Sovicille, al quale è già stata mandata una diffida”.
Il Consigliere Regionale della Sinistra europea per Rifondazione Monica Sgherri ha dichiarato che “la Regione deve aprire un’indagine sull’aeroporto, anche in relazione ai problemi di indebolimento del sistema aeroportuale toscano che l’apertura di impugnano provocherebbe. Questo aeroporto non ha il numero di passeggeri sufficiente per motivare milioni di euro di spesa. Sotto si nasconde una operazione immobiliare forte. Oltre ai problemi legati alla salute, al danno economico, alla svalutazione del territorio, un punto inquietante è il ruolo della Fondazione: non è una banca e proprio per questo le sue cessioni sono finalizzate ad un interesse collettivo, proprio per distinguersi dall’attività di lucro che fa un banca. Se la situazione continuasse così, vorrebbe dire che c’è una trasformazione della mission della fondazione MPS e questo è un fatto grave. La regione deve attivarsi per verificare quanto accade in merito all’aeroporto di Impugnano e alla condotta del MPS.
Secondo il presidente dell’Associazione Ampugnano per la salvaguardia del territorio, Gamberini, “l’aeroporto va avanti perché c’è dietro una questione finanziaria, viene ristrutturato un rudere per venderlo sul mercato. Non c’è nel progetto un soggetto aeroportuale serio, ma ci sono due banche, ci sono società che muovono milioni di euro sui computer”. Ceruti sostiene che “bisogna sperare in giudici liberi e autonomi, che oltre alla competenza che non manca loro, abbiano anche il coraggio di accogliere i motivi di diritto, se sussistono”.