"Appare proverbiale la rinuncia a qualsiasi tipo di collaborazione con l’amministrazione comunale da parte dei consiglieri"
CASTELNUOVO BERARDENGA. “Dall’inizio del mandato amministrativo – si legge nella nota del PD – i grillini di Castelnuovo Berardenga si sono impegnati esclusivamente a svolgere un ruolo da inquisitori, entrando nel merito delle questioni solo in casi molto sporadici. In questi giorni, si sta aggiungendo una paradossale sceneggiata e se non fosse che c’è di mezzo l’interesse dei cittadini, delle attività economiche, dei servizi sociali, ci sarebbe da prenderla con ilarità. Quindi, poco da ridere ma sicuramente abbastanza per poter riflettere sull’effettivo impegno di chi non manca mai di far pesare la propria “differenza” sulla base di chissà quali imprimatur.
Veniamo al nodo della vicenda: dopo il già noto passo indietro dell’ex candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Silvio Spolsino, il Comune si è attivato per cercare il sostituto, scorrendo la lista delle elezioni del 2014 e, ai sensi di legge, per convocare il Consiglio Comunale entro la scadenza perentoria di 10 giorni dalla data delle dimissioni pervenute al Protocollo generale dell’Ente. Dopo ben cinque nominativi interpellati e un Consiglio Comunale fatto convocare inutilmente, stiamo ancora aspettando che qualcuno accetti di subentrare al consigliere dimissionario.
Continua la nota – un pessimo esempio di attaccamento ed interesse al nostro territorio; certo, non che ci si potesse aspettare molto di più, date le premesse. Non solo, viene il dubbio che vi sia un’organizzazione pessima all’interno del Movimento, oppure siamo di fronte al solito giochetto ostruzionistico che crea danni alla collettività nel loro interesse di parte, alcune domande sorgono spontanee: c’era bisogno di tenere impegnati gli uffici del Comune per dieci giorni a rincorrere il consigliere fantasma?
Non poteva, la solerte Capogruppo coordinarsi e coordinare le operazioni, sapendo senz’altro che ci sarebbe stato un così elevato numero di rinunce? I casi son due e non sappiamo quale sia il peggiore, se la poca organizzazione (e volevano amministrare un Comune da quasi 10mila abitanti) o il solito, inqualificabile, atteggiamento volto all’interesse di parte”.
