TORRITA DI SIENA. L’associazione delle abbazie storiche prende corpo. Perché già è un successo essere riusciti a riunire amministratori di Comuni arrivati appositamente a Torrita da varie province toscane; sono arrivati in Valdichiana infatti dall’area fiorentina, da quella aretina, da quella grossetana per sentire quali sono i progetti di questa nuova associazione nata da poco più di trenta giorni e che ha come suo presidente Paolo Tiezzi Maestri, assessore alla cultura del Comune torritese.L’obiettivo numero uno dell’ente è quello di riuscire a valorizzare le abbazie, luoghi che fanno parte della storia e della cultura di un territorio. E che quindi sanno trasmettere e possono raccontare la storia e la cultura di un territorio. Di abbazie storiche ce ne sono molte in tutta la Toscana. E non tutte versano in buone condizioni. Ecco che lo scopo di questa associazione è quello di poter lavorare per progettare percorsi che possano portare miglioramenti a questi luoghi.
Presente alla prima assemblea dell’associazione anche l’onorevole Luigi Dallai: “Questi – ha detto – sono luoghi di grande impatto architettonico. Le abbazie si trovano solitamente su cammini di pellegrinaggio, quindi in posti di arte e di cultura. La nascita di questa associazione denota una forte attenzione al particolare e quindi ha un’importanza oggettiva”.
Le amministrazioni comunali che hanno dato vita all’ente sono quelle di Torrita di Siena, Sovicille, Abbadia San Salvatore, Sarteano, Montepulciano, Chiusi e Asciano. Sono le amministrazioni fondatrici dell’associazione delle abbazie storiche. Alla prima assemblea ha preso la parola anche Fabrizio Landi, sindaco di Sarteano e presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana: “In questo progetto ci abbiamo creduto tutti sin da subito – ha affermato il primo cittadino –. Questo è un progetto che ci entusiasma e d’altronde a Torrita si respira un’aria frizzante grazie alla quale nascono iniziative come questa. Nelle abbazie si produceva e si tramandava cultura, grazie al lavoro che in questi luoghi è stato fatto siamo rimasti in possesso di testi importanti e fondamentali. Adesso siamo chiamati a mettere in moto dei processi importanti che possano portare alla promozione e alla valorizzazione del territorio”.
“Sono luoghi che fanno parte del nostro patrimonio culturale – ha commentato Paolo Tiezzi Maestri, assessore alla cultura del Comune di Torrita di Siena e presidente dell’associazione delle abbazie storiche –. Il nostro territorio è fortemente legato e connesso con la storia del monachesimo. Raccontare queste cose a chi non le sa può rappresentare un valore aggiunto per tutti noi. E’ un valore aggiunto che si unisce ai percorsi della fede e al turismo lento e sostenibile che sta ottenendo grandi risultati. Pensiamo anche alla possibilità di creare collaborazioni con università e anche con i nostri licei. Spalanchiamo le porte e facciamoci conoscere il più possibile”.
“Queste abbazie sono testimoni di una cultura – ha aggiunto Marilisa Cuccia, vicepresidente dell’associazione –. Se stiamo insieme possiamo lavorare molto meglio e valorizzare tutto. Dobbiamo metterci in cammino e al lavoro oggi”.“Questa mattinata – ha affermato la presidente della Fondazione Torrita Cultura, Simona Giovagnola – è un tassello importante per il nostro progetto. E’ rilevante riuscire a riunire a Torrita di Siena tutte queste amministrazioni comunali che vengono qui a parlare di un progetto”.
L’assessore alla cultura del Comune di Abbadia San Salvatore, Luca Ventresca, ha utilizzato belle parole per commentare il lavoro già effettuato: “In nemmeno un mese dal momento della nascita dell’ente sono già partite tante iniziative e questa non è una cosa usuale. Abbadia prende il suo nome dall’Abbazia del San Salvatore, senza la quale il paese non esisterebbe. Eravamo un punto di sosta fondamentale lungo la via Francigena. Ora è necessario fare gruppo e fare squadra. Da soli non si può partecipare ad un bando europeo, con una associazione come questa si può invece fare il salto di qualità che ci meritiamo”.
“Questa iniziativa può incidere profondamente – è la convinzione di Franco Rossi, assessore alla cultura del Comune di Montepulciano –. Il primo elemento che dobbiamo mettere in campo è la conoscenza e fare in modo che questa sia sempre più diffusa. I turisti vanno coccolati, dobbiamo pensare a loro come a dei nostri ospiti e raccontare loro la nostra storia”.
Alla riunione hanno partecipato anche rappresentanti di Comuni senesi che non fanno ancora parte dell’associazione (Montalcino, San Giovanni d’Asso, Chiusdino, Pienza) e poi di Comuni dell’aretino (Poppi), dell’area fiorentina (Scandicci) e del grossetano (Castiglion della Pescaia).