MONTEPULCIANO. Dal Consorzio di Montepulciano riceviamo e pubblichiamo.
"In merito alle notizie pubblicate da un quotidiano toscano sugli avvisi di garanzia inviati dalla magistratura a due produttori di Vino Nobile di Montepulciano, Luca Gattavecchi, in qualità di titolare dell’omonima azienda, ed Enrico Trabalzini, Presidente della società cooperativa Vecchia Cantina, si esprime lo stesso Luca Gattavecchi che è anche il Presidente del Consorzio dei produttori.
“L’avviso di garanzia è un atto dovuto da parte della magistratura: le indagini sono in corso, mi sono messo a disposizione degli inquirenti per fornire tutti gli elementi utili alle ricerche ed all’accertamento della verità. Se è sorto un sospetto, è giusto che si faccia chiarezza: attendiamo con fiducia l’esito delle indagini”.
“Non sono sorpreso, sappiamo che i vini toscani sono da mesi sotto la lente d’ingrandimento. L’indagine si svolge nell’interesse dei consumatori ma anche dei produttori a cui sta particolarmente a cuore che si accerti la genuinità del nostro vino e la rispondenza delle sue caratteristiche qualitative alle normative vigenti”.
“Per un giudizio complessivo ed oggettivo sulla vicenda, suggerisco di riflettere sul fatto che a Montepulciano non produciamo, tra i vini di qualità, solo Nobile Docg e Rosso Doc (che rispondono a precisi disciplinari) ma anche numerosi IGT, apprezzati dalla critica. Ricordo inoltre che sin dal 1980, secondo il disciplinare del Vino Nobile, possono concorrere alla sua produzione vitigni complementari previsti per il territorio della provincia di Siena nella misura del 20%”.
“Per quanto riguarda il Consorzio, invito tutti a tenere distinta la mia posizione di produttore da quella di Presidente dell’associazione”.
“Sull’indagine a cui è sottoposto il Presidente della Vecchia Cantina non ho elementi di conoscenza diretta: mi limito ad esprimere fiducia nell’operato di quest’antica azienda, fortemente radicata sul territorio”.