TOSCANA. L’agroalimentare toscano con il bollino di qualità (Dop, Igp, Docg) vale mezzo miliardo di euro e coinvolge 17.000 aziende agricole, il 23% del totale (media italiana, 11%). Lo sottolinea la Coltivatori Diretti commentando l’iscrizione a Bruxelles della Mortadella di Prato fra le Igp, indicazioni di origine protetta. Sono 90 i prodotti tutelati fra food, wine e spirits tra cui 67 denominazioni Dop e 19 Igp che spingono il primato nazionale della ‘Toscana a tavola’ che con 461 bandiere del gusto è ancora la regione con il maggior numero di specialità alimentari davanti a Campania (457) e Lazio (393). Distinguere le produzioni agricole toscane attraverso la denominazione ed etichette trasparenti serve ad avere le uniche armi contro contraffazione, sofisticazioni e falso ‘made in Tuscany’ che hanno causato, dall’inizio della crisi, la chiusura di due aziende al giorno, tra fattorie e stalle. “La Toscana – spiega Coldiretti – è al secondo posto dopo la Campania ma prima per valore totale dei sequestri che hanno superato i 400 mila euro. 1.191 controlli, 189 sanzioni e 20 persone denunciate nel corso dell’attività del Corpo Forestale dello Stato nel 2014. Il settore vitivinicolo è stato il più controllato con 241 ispezioni seguito dalle verifiche su etichettature e tracciabilità, con 240. Invece 150 sono stati i controlli sulla qualità (Dop e Igp), 44 nel settore zootecnico, 23 nel lattiero-caseario, 12 nelle aziende biologiche”. “L’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata e di garantire la tracciabilità degli scambi commerciali sono gli unici strumenti – commenta Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – che possiamo mettere in campo per garantire il consumatore che è il soggetto, insieme agli agricoltori, più debole della filiera. Le frodi alimentari sono un danno anche per la salute dei cittadini. Impoveriscono la nostra economia, danneggiano la nostra immagine, ci impediscono di creare nuovi posti di lavoro e mettono a rischio tutto il sistema. L’iscrizione della Mortadella di Prato Igp deve essere un obiettivo di tutta la nostra comunità”