SIENA. La Guardia di Finanza ha sequestrato circa 500 papaveri da oppio con mille capsule in piena città. La coltivazione si trovava su un appezzamento di terreno di circa mille metri quadrati vicino a Porta Camollia, aridosso delle mura. L’area è a libero accesso ed è presumibile che qualcuno vi abbia seminato i papaveri per poi, successivamente, raccoglierli e trasformarli in droga.
Da tempo si rincorrevano in citta voci che parlavano di "strani" papaveri. Così i finanzieri hanno svolto alcune indagini ed hanno scoperto la particolare piantagione, certamente non spontanea. Le piante da oppio hanno petali di colore violaceo, sono alte più di un metro e i grossi e caratteristici calici secernono il lattice da cui si ricava l’oppio. Fra l’altro le abbondanti piogge di questi giorni hanno accelerato il processo di maturazione e le piante erano, quindi, già pronte per il raccolto.
Per fugare ogni dubbio sulla specie delle piante, la Finanza ha interpellato il Dipartimento di Tossicologia Forense dell’Università di Siena, che ha confermato che sono proprio papaveri da oppio, il cui nome scientifico è papaver somniferum. Di coseguenza le piante sono stateestirpate dagli uomini delle Fiamme Gialle e poste sotto sequestro, dopo aver ricevuto l'autorizzazione dal magistrato della Procura. Le indagini proseguono al fine di identificare i coltivatori della singolare piantagione.
(Le immagini sono della Guardia di Finanza)