FIRENZE. "Il possibile ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano è previsto nel Piano di indirizzo territoriale (Pit), approvato dal Consiglio regionale. Quel piano, alla luce dell'impatto ambientale e di pareri di congruità, indica un aeroporto con precisi limiti, fissati ad esempio nel numero dei passeggeri. Su questa base la Regione ha fornito il proprio supporto al Comune che lo aveva chiesto". Esordisce così
l'assessore ai trasporti ed alle infrastrutture della Regione, Riccardo Conti, rispondendo ad un'interrogazione di Monica Sgherri (Rifondazione comunista) sul rispetto delle normative regionali sulla valutazione di impatto ambientale per l'aeroporto di Ampugnano. L'assessore Conti ha precisato che l'ampliamento di Ampugnano va inquadrato all'interno del sistema aeroportuale toscano, che fa perno su Pisa e Firenze, affiancati dalle strutture di Elba, Cinquale (per la protezione civile), Grosseto e Siena. Un sistema che, con i suoi 5 milioni e mezzo di passeggeri l'anno, ha registrato la crescita relativa più consistente a livello nazionale.
"Occorre puntare ad un'integrazione infrastrutturale, di cui gli aeroporti sono una parte indispensabile – ha affermato Conti – Possiamo pensare ad una gestione più efficiente attraverso una holding, ma dobbiamo fare i conti con il mercato, visto che le società di gestione sono quotate in borsa".
"Insoddisfatta e preoccupata" si è dichiarata Monica Sgherri, secondo la quale la risposta non ha sciolto alcun nodo. A suo parere non è chiaro il ruolo svolto dalla Regione e dagli enti locali, soci pubblici della società aeroportuale, sulle verifiche di fattibilità del progetto: sul fronte economico, perché si parla di investimenti superiori a 20 milioni di euro ed un traffico di 490 mila passeggeri; sul fronte ambientale per avere assicurazioni sul rispetto delle procedure di valutazione dell'impatto (Via).