L’assaggio sarà preceduto da un seminario tecnico sull’agricoltura di precisione
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2016/02/chianti-cl.jpg)
SIENA. Una verticale di cinque annate di Chianti Classico Ruffino Riserva Ducale Oro e un seminario tecnico sull’agricoltura di precisione saranno i protagonisti dell’evento organizzato dall’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino sezione di Siena martedì 1 marzo (ore 20.30 Hotel Athena). Ad aprire la degustazione tecnica sarà un seminario sull’utilizzo delle tecniche della viticoltura di precisione per le scelte vendemmiali curato da Luca Cavallaro. A seguire la delegata ONAV di Siena Alessandra Ruggi guiderà all’assaggio di cinque annate di Chianti Classico 1980, 1988, 1996, 2009, 2011. «Si tratta – spiega Alessandra Ruggi – del primo di una lunga serie di appuntamenti che organizzeremo in questo 2016 nella città di Siena dove, a partire dal mese di ottobre, realizzeremo il nostro sesto corso per formare nuovi assaggiatori. Un vero e proprio viaggio alla scoperta delle tecniche di assaggio e degustazione com’è nello spirito della nostra associazione la prima e più antica d’Italia».
ONAV nasce ad Asti nel 1951 per iniziativa della Camera di Commercio e per volontà di personalità eminenti del mondo vinicolo del tempo. L’8 luglio 1981 ha ottenuto il riconoscimento giuridico. Le ragioni che ne determinano la nascita vanno ricercate nell’esigenza, già allora assai sentita, di rendere disponibile un corpo di assaggiatori affidabili, perché specificatamente preparati ed esaminati, per svolgere la delicata ed impegnativa funzione. Dalla data della fondazione ad oggi, gli scopi che l’ONAV si prefigge sono rimasti gli stessi e cioè mantenere viva ed efficiente la tradizionale funzione di assaggiare e di valutare i vini, valorizzando il loro specifico e insostituibile impiego anche con l’opera di sensibilizzazione tra enti, istituzioni e privati, perché facciano ricorso abituale alle loro competenze; istituire corsi specialistici, promuovere iniziative per far conoscere l’importanza (rendere più attento il produttore e più consapevole il consumatore) e il piacere (favorire l’approccio corretto con il prodotto) dell’arte dell’assaggio; gestire l’Albo Nazionale, allo scopo di tutelare il titolo “Assaggiatore di Vino” e le sue prerogative.