E sul piano della sopravvivenza tornano in auge idee scartate in passato
di Umberto De Santis
SIENA. Esame di maturità per la Mens Sana Basket 1871, chiamata ad una prova delicatissima contro la Paffoni Omegna al PalaEstra questa sera (17 febbraio) ore 20:30. Dopo sei partite consecutive vinte, infatti, la settima sinfonia ribaltando il -6 dell’andata in Piemonte dove la truppa dell’ex coach senese Alessandro Magro si impose 80-74, sarebbe un passo quasi decisivo per la salvezza con tante giornate ancora da giocare. Quella salvezza che nell’intervento televisivo a Siena TV l’assessore allo Sport Leonardo Tafani ha auspicato rapida per permettere tagli al roster prima dell’ultima di campionato utili a ridurre il monte ingaggi dei giocatori e quindi anche l’esposizione finanziaria. A naso ci sembra che si voglia risparmiare meno dell’incasso che potrebbe dare una sola gara di playoff giocata in casa, ma evidentemente in questo momento tutto fa brodo.
Nella raccolta delle informazioni sul da farsi degli ultimi giorni sono tornate buone diverse idee scartate nel corso di questi venti mesi di vita della nuova Mens Sana: azionariato popolare con il buon coordinatore del Comitato La Mens Sana è una Fede che ha ricevuto il sostegno (speriamo al dunque non solo morale) di tanti appassionati, la nascita di un consorzio sulla falsariga di quelli di Varese o di Pistoia (e ci vuole del tempo per realizzare progetti e attirare sponsor piccoli o grandi che siano). Sono tornati alla carica i soliti ex giocatori, ma senza un comunicato stampa che ne spieghi progetti e intendimenti non sappiamo cosa riferire ai nostri lettori. Abbiamo appreso come l’azione d’aiuto dell’Amministrazione Comunale si sia rivolta ad imprenditori che hanno già società sportive sul groppone come l’Antonello Pianigiani del Poggibonsi Calcio o il Gianmarco Bisogno dell’Emma Villas. Ma è evidente che calcio e volley hanno già i loro costi da sostenere e che non sia facile per nessuno, di questi tempi, avere una borsa talmente capiente da poter mantenere anche la Mens Sana. A fronte di ciò l’assessore Tafani ha auspicato un tavolo di formichine imprenditoriali che portino il loro mattoncino alla causa – l’azionariato popolare no, quello porterebbe solo ficcanaso in casa – ma è chiaro che ci vogliono tempi tali che la soluzione potrebbe essere quella di far andare deserta l’assemblea di giovedì e riconvocare a giusto lasso di tempo una nuova assise per presentarsi con le carte in regola. Non è il percorso che la Mens Sana Basket fece nell’ottobre 2013, ma poco ci manca. Superato lo scoglio, pensiamo piacerebbe a tutti che in futuro non si seguano più percorsi borderline…
Coach Alessandro Ramagli spiega bene il momento del gruppo e anche la difficoltà che viene dal calendario che ha previsto tre partite in otto giorni (e domenica 21 ci sarà la durissima trasferta di Tortona che violò il PalaEstra all’andata):“Dobbiamo fronteggiare due avversari. Il primo è il tempo, perché ne avremo bisogno per rimettere a posto i due giocatori che hanno avuto problematiche fisiche nella partita di Reggio Calabria, per recuperare energie fisiche soprattutto per quei giocatori a cui è stato chiesto uno sforzo ulteriore nella partita di domenica, oltre che per preparare una gara complicata come questa, dovendo probabilmente mettere insieme degli assetti molto diversi rispetto a quelli abituali. Contro il tempo però non possiamo combattere e quindi dobbiamo concentrarci sui nostri avversari e fare tutto questo all’interno di un solo allenamento. Omegna viene da una vittoria molto importante che li ha allontanati dal fondo della classifica e rilanciati a livello emotivo. Hanno inserito il giocatore di cui avevano bisogno, Ramon Galloway, un go to guy in grado di guidarli nei momenti difficili. Sarà una partita della quale facciamo fatica oggi a prendere le misure. Dovremo aspettare l’ultimo minuto per capire chi degli infortunati riusciremo a recuperare e mettere in campo intensità ed energia per portare a casa la vittoria”. Ramagli riesce a glissare sui problemi societari e a tenere compatto lo spogliatoio, ha portato a casa grandi risultati che solo i più ottimisti tra i tifosi e addetti ai lavori potevano auspicare. Non è un vulcano mediatico, non ispira magliette, ha una imperdibile cadenza livornese. In più, e non guasta, sa arruffianarsi i tifosi. Però è tosto e sa anche arrabbiarsi durante gli allenamenti. E’ uno da Mens Sana, uno per cui è facile la domenica fare il sesto uomo in campo. Allez, Siena”.