Dopo la vittoria davanti al Giudice del Lavoro i dipendenti ricorrenti sono stati "distaccati" ad Opera Laboratori Fiorentini
SIENA. La RSU CGIL Opera della Metropolitana ONLUS comunica che il giorno 20 gennaio u.s., è stata depositata presso la Prefettura di Siena la comunicazione dello stato di agitazione dei dipendenti della Fabbriceria. Il provvedimento- inizia così il comunicato della RSU CGIL- è stato adottato in seguito alla delibera unanime dell’Assemblea dei lavoratori dell’Opera Metropolitana ONLUS, dopo che le reiterate richieste, fatte alla direzione dell’Ente affinché cessassero ‘le iniziative discutibili’, per usare un eufemismo, nei confronti dei lavoratori reintegrati in seguito alla sentenza dello scorso 11 marzo, sono tutte inesorabilmente cadute nel vuoto.
Dopo la decisione favorevole ai dipendenti del Giudice del Lavoro di Siena, che aveva censurato l’Opera Metropolitana ONLUS e Opera Laboratori Fiorentini SpA- Civita group per una pretesa cessione di ramo di azienda che invece mascherava una mera esternalizzazione di fattori produttivi, l’Opa dispose, lo stesso giorno della sentenza, il distacco dei ricorrenti ad Opera Laboratori Fiorentini SpA- Civita group in virtù di un contratto di ‘appalto’ stipulato con la medesima società fiorentina la mattina stessa appunto della pronuncia del giudice, dimostrando così una dote di preveggenza che ha del miracoloso.
Da quel giorno-continua la nota stampa- ai ricorrenti non sono fatte mancare le difficoltà con una escalation che, giorno dopo giorno, ha prodotto uno stato di tensione e di frustrazione nei lavoratori : difficile accesso a giorni di ferie e/o permessi; sanzioni disciplinari con motivazioni pretestuose a dipendenti che, fino ad allora, avevano uno stato di servizio immacolato; mancato riconoscimento delle retribuzioni arretrate spettanti, fino a giungere alla dequalificazione e demansionamento del personale addetto da decenni alla tutela dei monumenti che, attualmente, si trova senza alcun valido motivo a ricoprire ruoli subalterni al personale dell’’appaltatore’.
Per tali motivi- prosegue il comunicato stampa- la RSU CGIL dell’Opera Metropolitana ONLUS reputa necessario l’intervento del Prefetto di Siena il quale, per le funzioni che gli sono assegnate dalla legge, convochi quanto prima le parti per un confronto sulle questione sollevate che sia in grado di ristabilire il corretto svolgimento delle attività.
Inoltre, si fa appello alle Istituzioni e alle forze politiche, perché intervengano a difesa dei diritti dei lavoratori preposti alla tutela di importanti Beni Culturali cittadini. Non vorremmo- termina così la nota della RSU CGIL- che questi beni fossero fatti oggetto di una nuova corsa all’oro da parte di soggetti privati, incuranti dei vincoli di qualsiasi natura, in una specie di Klondike dove i diritti collettivi si trovano subordinati alla volontà di potentati economici. Ed è per queste ragioni che ci aspettiamo- è la speranza della RSU- che le forze politiche e sociali, al di là delle vuote frasi di circostanza e di rito, si facciano fattivamente carico dei problemi prima che vengano ufficialmente pronunciate parole come esuberi e licenziamenti.
La RSU CGIL DELL’OPERA DELLA METROPOLITANA DI SIENA