“E’irresponsabile gettare ombre sul futuro di questa grande azienda italiana”
SIENA. “Siena segue con attenzione il grande sforzo di Banca MPS per riorganizzarsi e recuperare redditività, premiato dal recente accordo sindacale, finalmente unitario ed innovativo nell’equità della partecipazione alla razionalizzazione dei costi.
Le quotazioni azionarie non rappresentano il vero valore aziendale, tant’è che i mezzi propri sono tre volte la capitalizzazione di Borsa e MPS rispetta ampiamente i rigorosi parametri prudenziali della BCE. Dopo aver restituito il prestito statale ed aver reso finalmente trasparenti i bilanci, Banca MPS non merita ulteriori speculazioni. Ormai da quattro anni, MPS è una banca indipendente dalla politica e dalle istituzioni e risponde solo agli azionisti ed ai clienti, che continuano a manifestare fiducia nonostante tante traversie ed una negativa campagna mediatica.
Le quotazioni azionarie non rappresentano il vero valore aziendale, tant’è che i mezzi propri sono tre volte la capitalizzazione di Borsa e MPS rispetta ampiamente i rigorosi parametri prudenziali della BCE. Dopo aver restituito il prestito statale ed aver reso finalmente trasparenti i bilanci, Banca MPS non merita ulteriori speculazioni. Ormai da quattro anni, MPS è una banca indipendente dalla politica e dalle istituzioni e risponde solo agli azionisti ed ai clienti, che continuano a manifestare fiducia nonostante tante traversie ed una negativa campagna mediatica.
Continuo a ritenere opportuno che sia per Banca MPS che per l’intero sistema, il Governo italiano pretenda dall’Europa di concordare misure che possano attenuare il peso sui bilanci bancari dei crediti dubbi provocati dalla grande crisi. Banca MPS ha oggi bisogno solo di serenità e di tempo per poter consolidare la straordinaria ristrutturazione già avviata, continuando a mettere a disposizione del Paese servizi e finanziamenti. E’irresponsabile gettare ombre sul futuro di questa grande azienda italiana, di cui Siena e la Toscana vogliono continuare a mantenere la Direzione Generale, in coerenza con la storia”.