Il ragazzo, di origini brasiliane, è stato "beccato" mentre si prostituiva
MONTERIGGIONI. È finito in manette P.M.A.M. brasiliano di 32, clandestino, con l’accusa di aver fornito false dichiarazioni sulla propria identità ai carabinieri che lo avevano controllato.
Nel tardo pomeriggio di ieri (15 dicembre), alla centrale operativa della compagnia carabinieri di Poggibonsi hanno inziato ad arrivare numerose chiamate da parte di comuni cittadini che lamentavano il fatto che presso una abitazione di Monteriggioni, in località Badesse, da un appartamento di un residence provenivano rumori molesti .
Sul posto è stata inviata una pattuglia della stazione di Monteriggioni che, dopo aver individuato lo stabile, procedeva ad un controllo.
Dopo aver atteso che gli occupanti aprissero la porta, i carabinieri si sono travati davanti un uomo italiano ed una ragazza straniera. L’atteggiamento dei due non lasciava molto spazio all’immaginazione.
Attese le segnalazioni pervenute al 112 però, i militari dell’Arma hanno proceduto al controllo e dopo molti indugi e senza poche vergogne, l’uomo, originario di Siena, ha ammesso di essersi recato a Badesse per consumare un rapporto a pagamento con una ragazza conosciuta tramite annuncio. I militari quindi si sono concentrati sulla ragazza e le hanno chiesto i documenti. Dopo un primo momento di imbarazzo, la ragazza ha riferito di non aver alcun documento d’identità e di essere in realtà un ragazzo. Al transessuale quindi sono state chieste le generalità e questi ha fornito un primo nominativo ed una data di nascita. I militari hanno eseguito degli accertamenti ma con i dati forniti non risultava essere esistente alcun soggetto quindi sono tornati a chiedere nuovamente i dati anagrafici e questa volta il transex ha fornito un nominativo diverso con una differente data di nascita spiegando di aver fornito ai militari un primo nominativo falso.
Alla luce di tale ulteriore dichiarazione, i militari hanno deciso di portare il ragazzo in caserma e sottoporlo ad ulteriori accertamenti per individuare le esatte generalità.
Nonostante gli accertamenti effettuati mediante impronte digitali, il transessuale non è risultato censito in banca dati e non risulta neanche mai essere transitato legalmente per un varco di frontiera: non risultano rilasciati permessi di soggiorno o visti di alcun tipo.
Contattato il pubblico ministero di turno, si è dunque deciso di arrestare il ragazzo in attesa di ulteriori accertamenti.
Nella mattinata odierna sarà celebrata la direttissima per il reato di “falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla sua identità o su qualità personali proprie” al termine della quale l’arrestato sarà accompagnato agli uffici di frontiera per i provvedimenti del caso.
I carabinieri intanto stanno verificando le modalità con le quali si svolgeva l’attività di meretricio del giovane atteso che, benché l’esercizio dell’attività più antica del mondo non sia reato, chi eventualmente sfrutta o favorisce la prostituzione, invece, commette un reato punito dalle legge italiana. Da un semplice controllo per disturbo della quiete i carabinieri dell’Arma potrebbero essersi imbattuti in un più complesso sistema di “gestione “ della prostituzione. Le indagini proseguo per comprendere come il giovane transessuale sia arrivato a Badesse e perché sia finito in quel appartamento dove poi è stato controllato.