Il progetto segue una delle linee principali dell’agenzia delle Nazioni Unite
SIENA. Il Comune di Siena ha presentato una richiesta di finanziamento al Ministero della Cultura e del Turismo, in merito alle misure per la tutela e fruizione dei siti UNESCO, con l’obiettivo di migliorare il servizio di noleggio di bici elettriche. Il progetto presentato è coerente con una delle linee d’azione principali dell’UNESCO: incentivare la mobilità sostenibile e quindi la vivibilità dei siti stessi.
Attraverso il Bike sharing elettrico si vuole offrire una mobilità alternativa e sostenibile, sia ai senesi che ai turisti, per raggiungere e muoversi all’interno del centro storico. Naturalmente uno dei principali obiettivi è quello di ridurre l’impatto prodotto dagli autoveicoli e dai motoveicoli abbattendo, quindi, le emissioni in atmosfera di CO2 e di polveri sottili, che sono i principali agenti di degrado dei beni artistici e architettonici oltre ad incidere pesantemente sulla salute dei cittadini. Altro obiettivo è quello di incentivare l’utilizzo dei parcheggi scambiatori, dove può parcheggiare l’auto per spostarsi con i mezzi pubblici o le biciclette elettriche.
Naturalmente la filosofia che è dietro al progetto, in linea con l’impostazione dell’Unesco, è quella di vedere il nostro straordinario centro Storico come un luogo ad alta intensità di relazioni, cultura, rispetto, bellezza. Un luogo vivo e vitale, in cui si instaura una relazione virtuosa tra arte, ambiente e innovazione: una relazione che è garanzia di tutela e di vitalità dello stesso sito Unesco.
La legge del 20 febbraio 2006, n. 77, denominata “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella lista del patrimonio mondiale, posti sotto la tutela dell’Unesco”, prevede all’art. 4 la possibilità di sostegno per i progetti rientranti in una delle seguenti tipologie:
1. a) studio delle specifiche problematiche culturali, artistiche, storiche, ambientali, scientifiche e tecniche relative ai siti italiani Unesco;
2. b) predisposizione di servizi di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico;
3. c) realizzazione, anche in zone contigue ai siti, di aree di sosta e sistemi di mobilità, purché funzionali ai siti medesimi;
4. d) riqualificazione, valorizzazione e diffusione della conoscenza dei siti (ad es. sostegno ai viaggi di istruzione e alle attività culturali delle scuole);
d-bis) valorizzazione e diffusione del patrimonio enologico, nell’ambito della promozione del complessivo patrimonio tradizionale enogastronomico e agrosilvo-pastorale.
Al di fuori di questi ambiti non è possibile presentare richieste di contributo. In questa occasione l’Amministrazione Comunale ha deciso di chiedere fondi per realizzare un investimento, già accolto con successo da cittadini e studenti a pochi mesi dal suo avvio, che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra. Il finanziamento massimo concedibile per ogni sito è di 100mila euro, pertanto il Comune di Siena ha individuato un’azione in grado di portare ad un beneficio concreto: nel caso in cui la richiesta venisse accolta saranno infatti aumentate le stazioni disponibili per il bike sharing.
I contributi ricevuti in passato dal Comune sono stati utilizzati, fra l’altro, per redigere il piano di manutenzione straordinaria delle mura, per un valore di 8 milioni di euro, già inoltrato al Mibact che è stato di nuovo sollecitato in questi giorni, anche a causa del distacco di un mattone a Porta Camollia. In merito a questa richiesta, insieme all’Amministrazione Comunale, tutte le forze sociali e culturali della città dovrebbero attivarsi per garantire la principale leva che abbiamo a disposizione per tutelare la cinta muraria, proprietà dello Stato, e consentire lo sviluppo del progetto di valorizzazione delle valli interne ed esterne alle mura. Proprio questa mattina l’Amministrazione Comunale è stata informata che la Sovrintendenza interverrà direttamente sia su Porta Camollia che su Porta Romana, controllando i paramenti murari, così da ripristinare il normale passaggio sottostante.