Il Carroccio chiede la presenza delle forze dell'ordine dopo l'episodio di Poggibonsi
POGGIBONSI. “Episodi come quello accaduto all’Ospedale di Campostaggia evidenziano ancora una volta come ci sia la necessità di garantire maggiore sicurezza ai cittadini, in particolare all’interno dei luoghi pubblici. Quanto accaduto all’ospedale di Campostaggia preoccupa, giustamente, gli operatori che vi lavorano e non possiamo che concordare con loro sul fatto della necessità di garantire la loro sicurezza con un presidio permanente delle forze dell’ordine, soprattutto in un contesto caratterizzato per giunta dalla crescente minaccia terroristica che vedrebbe come obiettivi primari proprio i luoghi pubblici più significativi tra i quali, appunto, gli ospedali.” È questo il commento di Riccardo Galligani, membro della segreteria politica della Lega Nord in consiglio regionale ai fatti che hanno visto coinvolti una suora ed un infermiere, minacciati con un coltello da uno squilibrato all’Ospedale di Campostaggia. Ad intervenire sull’accaduto è anche il Consigliere regionale della Lega Nord Marco Casucci, che si prende l’impegno di portare all’attenzione del Presidente Rossi il problema: “Purtroppo il problema della sicurezza negli ospedali è esteso a tutto il territorio regionale poiché non ci risultano attive misure specifiche atte a garantirla. Quello di Poggibonsi è un episodio, fortunatamente isolato e senza conseguenze, che potrebbe però ripetersi in altri ospedali e con conseguenze ben più gravi. Per questo presenteremo una mozione in Consiglio regionale per impegnare il Presidente Rossi a farsi portavoce presso il Ministero dell’Interno affinché le strutture Ospedaliere regionali siano presidiate con maggiore puntualità dalle Forze dell’Ordine, possibilmente con presidi fissi.”
Il brutto episodio, che ha visto come protagonista un cittadino italiano presumibilmente con qualche squilibrio mentale, fa inoltre tornare di attualità anche l’annoso problema della chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), rimarcato appena due settimane fa anche dal garante per i detenuti regionale Franco Corleone, che in un’intervista del 12 novembre scorso evidenziava che, nonostante manchino ad oggi soltanto due mesi dalla chiusura definitiva di queste strutture, la Regione Toscana sia tra le regioni che ad oggi non sono pronte con le nuove strutture definite “Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems)” dove accogliere i detenuti degli OPG. “Siamo sempre stati contrari a questo provvedimento voluto dal Governo perché sapevamo che avrebbe gettato le Regioni in una situazione di incertezza che rischia di peggiorare la sicurezza dei cittadini – spiega il Consigliere Casucci – Stiamo parlando infatti di persone sì malate, ma alcune di loro in grado di compiere atti criminali di una tale gravità che non deve essere assolutamente sottovalutata. Servono urgentemente delle strutture in grado di accoglierli e di non nuocere alla collettività e la Regione se ne deve fare carico il prima possibile.”.
Lega Nord