Dallai (PD): "Devono dare indicazioni a chi prende decisioni pubbliche"
SIENA.“Nell’elaborazione delle politiche per l’ambiente così come nella prevenzione dei rischi naturali la ricerca gioca un ruolo fondamentale e deve poter fornire indicazioni a chi è chiamato a compiere scelte pubbliche. La politica deve dare risposte alle domande che vengono dai territori, ma servono dati che solo la ricerca può fornire”. Così Luigi Dallai, deputato del Partito democratico, è intervenuto ieri, (16 novembre), all’incontro dal titolo “Geologia e politiche ambientali”, organizzato dal dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente dell’Ateneo senese, presso il complesso didattico del Laterino.
“Non possiamo limitarci a gestire le emergenze”. “Tutti noi cittadini – ha sottolineato Dallai – inevitabilmente abbiamo la percezione dei problemi contingenti, ad esempio di quelli legati alla messa in sicurezza del territorio. Anche nella nostra provincia, con troppa frequenza, vediamo comuni travolti da precipitazioni atmosferiche eccezionali. Dietro ci sono fenomeni complessi che devono essere conosciuti e governati. Per non limitarsi a gestire le emergenze, però, abbiamo bisogno di dati e informazioni precise. Università ed enti pubblici di ricerca possono fornire chiavi di interpretazione che difficilmente possono dare indagini svolte in emergenza. In questa prospettiva sarebbe importante un rapporto sempre più stretto tra ricerca svolta nei dipartimenti di scienze della terra e attività di monitoraggio svolta dall’Ispra”.
L’impegno del governo per diffondere una coscienza della tutela ambientale. “Nella promozione della cultura ambientale – prosegue Dallai – si è intervenuti con una proposta di legge, già approvata alla Camera, per il sostegno della formazione e della ricerca nelle scienze geologiche, e con misure per mantenere l’identità culturale anche dei dipartimenti di scienze della terra nel sistema universitario. Il governo ha recentemente scelto di stanziare fondi per il reclutamento di ricercatori e docenti”. Dal confronto è emersa infine una riflessione più generale tesa ad affrontare le questioni ambientali attraverso modelli di organizzazione che coinvolgano più soggetti, attraverso l’interazione delle conoscenze presenti nelle università, nello stato, negli enti locali e nelle imprese.