A San Giovanni d'Asso si chiude con la premiazione la Mostra mercato
SAN GIOVANNI D’ASSO. “Un Tartufo per la Pace”, il Premio Internazionale che il Comune di San Giovanni d’Asso attribuisce a coloro che combattono l’ingiustizia e il crimine difendendo i diritti fondamentali dell’uomo, quest’anno viene assegnato alla Federazione Antiracket Italiana (FAI). Il premio sarà consegnato al presidente onorario, Tano Grasso, nel corso della cerimonia che si terrà nella Sala del Camino del Castello di San Giovanni d’Asso domenica 15 novembre alle 17,45.
Ogni anno, nell’ambito della Mostra Mercato del tartufo Bianco delle Crete Senesi, il premio viene conferito ad organizzazioni o personaggi ‘di eccellenza’ che si sono distinti per ideali e opere di rilevanza sociale, che portano giovamento alla popolazione, che offrono speranza e prospettive ai più deboli che lottanno per garantire alle generazioni future i diritti fondamentali.
Tano Grasso sarà premiato per l’impegno ed il coraggio dimostrato nell’affrontare la lotta al racket mafioso, per il lavoro svolto nella ricerca della legalità a fianco dei commercianti e del popolo italiano.
Il premio “Un tartufo per la pace” negli anni passati è stato conferito tra gli altri ad Antonino Caponnetto, Gino Strada, don Luigi Ciotti, Testata giornalistica Tg3 nazionale, “Save the Children onlus”.
Tano Grasso, laureato in Filosofia all’Università di Firenze, rappresenta una svolta nella storia della ribellione al pizzo. Nei primissimi anni 90, gli stessi in cui a Palermo veniva assassinato Libero Grassi, il giovane commerciante di scarpe di Capo d’Orlando in provincia di Messina sfoderava coraggio e passione, convincendo un gruppetto di negozianti locali a denunciare gli estorsori. Di lì a poco, nel 1990, quel gruppo di imprenditori coraggiosi avrebbe fatto nascere proprio a Capo d’Orlando la prima associazione italiana antiracket della quale Grasso fu l’ispiratore e il presidente.
Prima deputato e poi anche commissario antiracket dal 1992 al 2001 è stato componente della Commissione Parlamentare Antimafia per 5 anni (fino al 1996), rappresenta l’anima dei movimenti contro l’estorsione e l’usura. Oggi la Federazione Antiracket Italiana (FAI) raggruppa una cinquantina di associazioni antiusura e nuove adesioni si susseguono continuamente. Tano Grasso è anche autore di numerose pubblicazioni tra le quali si segnalano: “Contro il racket, come opporsi al ricatto mafioso” edito da Laterza nel 1992, “Ladri di vita, storie di strozzini e disperati” edito da Baldini&Castoldi nel 1996 scritto con Nino Daniele e “La camorra e l’antiracket” scritto con Antonio Di Florio ed edito da Felici nel 2012.