In attesa di decisioni continua il confronto con la banca
SIENA. Secondo Consob, il Monte dei Paschi ha fornito una “rappresentazione falsa delle passività relative alle operazioni Alexandria e Santorini ed ha inoltre occultato al mercato che detta operazione (Alexandria) fosse assimilabile a un credit default swap, dandone una rappresentazione falsa “a saldi aperti” e secondo la Commissione ciò è continuato fino ad oggi”.
Costituendosi parte civile nel processo iniziato a Milano, la Consob ha presentato 28 pagine in cui, in sintesi, dice che i bilanci di Mps sono da riscrivere fino al 2014 e fa riferimento alla comunicazione «effettuata e confermata in più occasioni» delle 40 operazioni di acquisto di Btp 2034, in realtà mai avvenute. La Commissione ha impiegato tre anni per venire a capo della faccenda, tecnicamente piuttosto complicata, ed ha concluso che l’operazione Alexandria tra Mps e Nomura (recentemente frutto di un accordo di risoluzione sollecitato dalla Bce), è un derivato e come tale andava contabilizzato. Ma già la Bce considerava Alexandria un derivato…
Secondo quanto riporta La Stampa “Consob fa derivare la necessità di contabilizzare l’operazione «a saldi chiusi» dalla circostanza emersa dalle indagini della procura di Milano che i Btp 2034 che avrebbero dovuto rappresentare il sottostante dell’operazione non sono mai stati acquistati, ma sostituiti con altri titoli a lunga scadenza. Ad Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, che hanno guidato la banca dal 2012 in avanti viene concesso che erano all’oscuro del mancato acquisto di Btp e che dal bilancio 2012 hanno inserito nelle comunicazioni sui conti anche l’effetto pro-forma dato dalla contabilizzazione «corretta». Anche se nello stesso bilancio 2012 si riporta che lo scopo dell’operazione «non è riconducibile alla mera vendita di protezione sul rischio Italia» (un Cds, appunto). Sta di fatto che nel 2012, ad esempio, la perdita netta di Mps sarebbe risultata più bassa (di 255 milioni, a 2,936 miliardi invece di 3,191), ma anche l’attivo sarebbe ridotto (di 5,4 miliardi). E che dunque, in virtù della «falsa» rappresentazione, i bilanci andrebbero riscritti”.