Il consigliere ha spiegato i motivi della rinuncia, senza risparmiare duri giudizi sul sindaco
di Augusto Mattioli
SIENA. Luciano Cortonesi, consigliere comunale di Nero su Bianco, se ne va dal Consiglio comunale di Siena. Gli subentrerà Luca Guideri. Cortonesi è stato anche capogruppo del Pd in passato per poi approdare all’associazione Nero su Bianco deluso dall’esperienza nel partitone (?), erede della tradizione della sinistra senese ma oggi in una situazione di drammatica divisione interna. Oggi Cortonesi, politico moderato, è presente al consiglio Comunale per l’ultima volta poi toglierà il disturbo. Una decisione spiegata questa mattina (10 novembre) in una conferenza stampa dai toni pacati ma dai contenuti molto duri nei confronti del sindaco Valentini.
“I motivi della mia decisione sono tutti politici. Ho maturato la consapevolezza che essere propositivi non porta a niente. Certo, ci ero abituato anche quando era capogruppo del Pd, quando presentavo idee e progetti. Non si porta a casa niente”. Concetti che fanno capire quanto Cortonesi sia deluso e che appaiono un’ammissione di impotenza, nonostante la disponibilità ad andare oltre gli schieramenti “per far fronte tutti insieme alle difficoltà della città”. Che appare “ingessata “ con un’amministrazione “insabbiata e confusa. Qui non si sa con chi parlare, se c’è da prendere qualche decisione. Nel 2013 dopo le elezioni – sottolinea Cortonesi – ho proposto di mettere da parte le appartenenze e lavorare sulle idee concrete. Ho proposto un’opposizione costruttiva e non polemica. Nei fatti non è accaduto niente”.
“Con l’avvento del sindaco Valentini – ha attaccato – una parte della città si era illusa che vi sarebbe stata una svolta ed un’inversione di marcia, indispensabile per Siena. Invece oggi sono proprio gli stessi sostenitori di Valentini a criticare aspramente il suo lavoro e la sua guida politica. La gestione del S. Maria della Scala, le tasse ai massimi livelli, la crisi del lavoro, la casa, la Fondazione MPS, sono solo alcuni dei problemi cui un’amministrazione diligente, dopo due anni, avrebbe dovuto portare soluzioni. Poco o nulla si è visto invece e si continua ad operare come nel passato: il Consiglio è quasi totalmente escluso dalla guida della città, orfano di affari e di indirizzi e scelte politiche. Scelte che evidentemente vengono fatte ancora nelle stanze dei partiti”.
Lascia il consiglio ma continuerà a lavorare da fuori per la città (“la stagione non si chiude, magari mi dedicherò alla formazione politica dei giovani”), sostiene che “c’è una carenza di dibattito politico nella nostra città con un confronto pressoché nullo”.
Una decisione che per la politica senese è una sconfitta. Si può essere o meno d’accordo sulle idee di Cortonesi ma quando si prende la strada dell’abbandono del luogo simbolo dell’amministrazione della città è sempre qualcosa di preoccupante. Bisognerà vedere se le dimissioni serviranno a smuovere qualcosa nelle acque stagnanti della “politica” della città. Dove negli anni non si è fatto niente per arrivare a creare una classe dirigente all’altezza dei nostri difficili tempi.