di Augusto Mattioli
SIENA. In bicicletta lungo lo stivale con lo scopo di suscitare l'attenzione sulla salvezza beni storici e artistici, viaggiando ad un ritmo lento che permette di godere delle bellezze naturali e artistiche del Belpaese. E' ciò che si propone Salvalarte la campagna itinerante di Legambiente che oggi ha fatto tappa a Siena. Un'iniziativa che questa associazione fa da 13 anni, utilizzando come mezzo per spostarsi, soltanto bici e treni per accendere i riflettori sul tema della conservazione e della valorizzazione di quello che viene definito un “patrimonio culturale” dimenticato. Nella edizione di quest'anno l'attenzione è puntata su 39 opere d'arte da sottrarre al degrado.
Un viaggio all'insegna della mobilità sostenibile grazie appunto alla combinazione treno con la bicicletta e quindi ad emissione bassa di anidride carbonica, organizzato assieme alla Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Il gruppo di ciclisti ha percorso un anello a sud diu Siena, passando anche per alcune zone percorsea anche dall'Eroica la manifestazione sulle strade bianche che quest'anno torna il prossimo 5 ottobre: come la Grancia di Cuna, esempio raro di fattoria fortificata di epoca medievale; la strada bianca provinciale di Radi, al centro di un progetto di tutela della Provincia di Siena; un tratto della pista ciclabile in via di realizzazione Poggibonsi-Siena-Buonconvento.
Quello delle piste ciclabili è un altro tema di cui si è parlato anche nella conferenza stampa di questa mattina a palazzo Berlinghieri che ha presentato la tappa senese di Salvalarte. A Siena in particolare ce n'è solo una che si può chiamare così nella strada-fiume, che parte da Fontebecci, e niente altro. Sarebbe interessante farne altre, compatibilmente con le difficoltà che una città di collina comporta, senza limitarsi a segnare strisce per terra che auto o bus non rispettano.
In ogni caso in tema “è all'attenzione del comune”, come ha detto l'assessore allo sport Massimo Bianchi.