di Alessandra Siotto
SIENA. “Questa notizia triste ha trovato una soluzione rapida ed efficace grazie all’ottimo lavoro investigativo svolto dai Carabinieri del comando di Siena”. Con queste parole il sostituto procuratore Nicola Marini ha aperto la conferenza stampa di questa mattina (15 settembre), indetta presso il tribunale di Siena per riferire riguardo alla scomparsa di Eleonora La Morte, la ventenne deceduta nella notte tra sabato e domenica ad un rave party nell’area di Sovicille. Il procuratore ha spiegato che “siamo partiti dalla denuncia contro ignoti; le investigazioni si sono svolte sentendo le persone presenti al rave e facendo delle perquisizioni; le singole deposizioni, circa una trentina, sono state confrontate e siamo così arrivati ad indagare uno dei presenti al rave, che è stato tratto in arresto la notte scorsa”.
Il ventisettenne agente di commercio sarà accusato del reato si spaccio e di aver violato l’articolo 586 del codice penale che punisce la morte come fatto non voluto, causata in seguito ad altri reati.
Sembra che la ragazza scomparsa e il ventisettenne che le avrebbe venduto la droga letale, non si conoscessero. “La procura di Montepulciano – ha proseguito Marini – ha disposto perquisizioni a casa del ragazzo durante le quali sono state trovate altre sostanze stupefacenti, poste sotto sequestro. Sono indagati il ventisettenne e sua madre”. La donna, una 49enne insegnante elementare conservava nella sua casa di Chiusi circa 100 grammi di maijuana mentre il figlio, nella casa di Chianciano possedeva bilancini e altre dosi di sostanze stupefacenti.
“Dobbiamo valutare anche le eventuali responsabilità di altri – ha aggiunto il procuratore – Escludiamo che si possa attribuire una qualche responsabilità ai proprietari del capannone, i quali ignoravano l’accaduto. Ma potrebbero emergere responsabilità a carico degli organizzatori del rave o di altri partecipanti”.
Oggi alle 16 ci sarà l’autopsia sul cadavere della ragazza, ma per l’esame tossicologico bisognerà aspettare domani o dopodomani. Infatti , come ha spiegato Marini “questo esame è stato affidato al professor Centini, che attualmente è stato chiamato dalla procura di Viterbo e si occuperà del nostro caso non appena avrà terminato questo incarico. Gli esami tossicologici ci diranno che sostanze sono state usate ed in che quantità, ma al momento possiamo affermare che la ragazza avrebbe preso delle pasticche di MD-MA e anche della chetamina”.
Il procuratore, affiancato dal Maggiore Igor Infante del comando dei Carabinieri di Siena, ha raccontato che “quando sono arrivate le forze dell’ordine ormai la festa era finita: erano rimasti solo una quarantina di giovani, molti dei quali erano punk. Probabilmente molti se n’erano andati in seguito all’arrivo dell’ambulanza chiamata dalla sorella della ragazza”. Il capannone in cui si è svolto il rave è grande circa 150-300 metri quadrati ed è provvisto di elettricità. “Ognuno era arrivato coi mezzi propri – ha detto Marini – e c’erano ragazzi provenienti da Siena, Arezzo, Grosseto. Resta da capire il sistema di tam-tam attraverso il quale si è sparsa la voce del rave party”. Lo spacciatore sarebbe arrivato alla festa verso le 2 di notte, quando Eleonora e la sorella erano già lì. Al momento dell’arrivo del 118 la ragazza era già priva di conoscenza.
“Quello dei rave party – ha concluso Marini – è un costume inaccettabile e questa tragica vicenda dimostra che il gioco non vale la candela”.