Ne parleranno con Tomaso Montanari e Gabriella Piccinni
SIENA. Siena deve provare ad esplicitare l’esigenza di tornare ad avere una politica culturale autorevole e lungimirante, al passo con i tempi e all’insegna della competenza: una cultura capace di valutare e operare delle scelte e anche di fare scommesse ambiziose per il futuro a partire dalla valorizzazione delle grandi risorse di un territorio che va ascoltato e aiutato ad esprimere il suo enorme potenziale per affrontare le sfide di domani.
Siena ha mostrato troppo spesso di pensare con un certo provincialismo al suo patrimonio culturale, come se fosse un’eredità da sorvegliare, un gioiello da mostrare o da vendere sul mercato. Perché possa essere salvato, il patrimonio culturale e ambientale va vissuto, riconquistato e messo al centro dell’esperienza quotidiana di ogni cittadino.
A Siena abbiamo bisogno sia di aumentare il turismo nazionale ed internazionale, più sensibile ed appassionato ai temi artistici, sia di elevare la formazione dei nostri cittadini, a partire dagli studenti, ma non solo, affinché siano i primi ad apprezzare il patrimonio culturale in cui hanno la fortuna di vivere e imparino sia a frequentarlo che a difenderlo, sia a prendersene cura che a valorizzarlo.
Per provare a raggiungere questi obbiettivi occorre progettare alcuni filoni di intervento:
- creare degli eventi che siano in grado di attrarre turisti amanti dell’arte e appassionati della nostra città medioevale, fuori dal periodo del Palio: qualcosa di simile a una “Fiera o Festival dell’arte” sul modello del “Festival della letteratura di Mantova” coinvolgendo nell’organizzazione e nella gestione, le associazioni culturali presenti sul nostro territorio
- promuovere un bando per artisti internazionali, rappresentanti di varie discipline, da ospitare nella nostra città per 6 mesi (massimo un anno), in cambio di laboratori gestiti da loro e rivolti ai nostri studenti così come di incontri formativi con tutti i cittadini interessati
- creare una struttura leggera dal punto di vista organizzativo a basso costo, in particolare nella sua fase di riprogettazione, che richiederà sicuramente del tempo, costituendo un Comitato Artistico-Scientifico autorevole.
Il nostro tentativo è quello di riuscire a creare una struttura organizzativa capace di raccogliere le istanze, le idee sia dei cittadini che degli addetti ai lavori presenti nelle varie associazioni culturali, capace di dialogare sia con il “Comitato Artistico-Scientifico” da costituire, che con gli Enti locali, regionali e altri interlocutori istituzionali.
Ne inizieremo a parlare Martedì 3 novembre alle ore 21,00 in un dibattito pubblico a Siena Sala dei Mutilati Via Maccari, 1 con:
Tomaso Montanari, docente e Storico dell’Arte Università Federico II di Napoli
Gabriella Piccinni, docente di Storia Medievale all’Università di Siena.
Federazione provinciale SEL con il Circolo di Siena