di Augusto Mattioli
SIENA. Maestro unico. Tagli agli organici. Precari. Grembiulino. Voti. Sono alcune parole, molto allarmate, del vocabolario dell’emergenza scuola secondo i sindacati senesi, confederali e autonomi che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa per dire che non ci stanno a subire passivamente i provvedimenti che penalizzano l’istruzione pubblica della ministra Gelmini.
“C’è preoccupazione sulla qualità della scuola” sottolinea Lorenzo Micheli della federazione lavoratori della conoscenza. Preoccupazione che nelle scuole appena aperte si avverte chiaramente, tanto che in che preoccupa un paio di scuole senesi sono stati approvati documenti molto critici sull’azione di governo. C’è anche chi, in segno di protesta segue gli esempi di altre scuole italiane e porta il lutto al braccio o chi indossa magliette con riferimenti critici verso il ministro. E appaiono cartelli di protesta.
I sindacati al di là degli annunci di facciata sul voto di condotta, e grembiulini, leggono i provvedimenti del governo come un chiaro attacco alla scuola pubblica, al diritto all’istruzione per tutti, a tutto vantaggio delle private che, secondo una bizzarra interpretazione, vengono anch’esse considerate pubbliche bypassando ciò che dice la costituzione e cioè che ognuno può farsi una scuola propria “ma senza oneri per lo stato”. Che invece taglia mezzi proprio alla scuola pubblica. E fa una riforma della scuola primaria – considerata una delle migliori in Europa – introducendo il maestro unico. I sindacati hanno fornito anche dei dati di una simulazione riguardanti i tagli agli organici del prossimo anno scolastico (2009/2010) nelle scuole senesi sulla base del decreto Brunetta sul pubblico impiego. Nella scuola elementare si perderebbero 56 posti e altri 34 per supplenze non date, nella media altri 72 posti perduti, 6 professori di ruolo in soprannumero, e 51 supplenze non date. Mentre nella scuola superiore i posti perduto sarebbero 51 e 24 supplenti in meno. Negli ata (bidelli e amministrativi) i tagli sarebbero 64 con 39 supplenti in meno. Il totale dà un calo di 243 posti, 6 insegnanti in soprannumero e 148 supplenze non date.
Le prime risposte alle difficoltà, in tempi ravvicinati, saranno assemblee che interesseranno tutte le scuole della provincia mercoledì, giovedì e venerdì della prossima settimana . Poi potrebbero esserci altre iniziative locali e nazionali. Potrebbe non essere un anno scolastico riposante.
Sui problemi della scuola interviene anche la giunta comunale di Siena, che aderisce al documento presentato dai sindacati sulla riforma della scuola primaria del ministro Gelmini.
”Portare a solo 24 il numero delle ore di scuola – commenta il sindaco Maurizio Cenni- significa spazzare via l’esperienza del tempo pieno, che a Siena ha una fortissima diffusione e risponde in maniera concreta alle esigenze delle famiglie. Inoltre, il ritorno al maestro tuttologo ridurrà fortemente il mercato dell ‘occupazione degli insegnanti, prolungando in maniera estenuante l’attesa di una cattedra di ruolo e, quindi, incentivando il precariato”.
La Giunta, quindi, ha risposto all’appello dei sindacati della scuola per tutelare quello che oggi è il fiore all’occhiello dell’intero sistema scolastico italiano. “Le scelte del ministro Gelmini e di questo governo – puntualizza il sindaco – sono dettate solamente da esigenze economiche. Come amministrazione non possiamo che sostenere la battaglia dei sindacati perché questa destrutturazione del nostro sistema scolastico primario non incida negativamente sui bambini e sulle famiglie”.