Una mozione per assicurare il servizio anche al vicino punto nascita di Castiglione del Lago
“La mozione impegna la Giunta a garantire nella propria programmazione regionale un potenziamento ed una sempre maggiore funzionalità al punto nascita di Nottola in vista di un possibile incremento del numero di nascite dovuto alla riorganizzazione sanitaria in atto nella confinante Regione Umbria. La chiusura del punto nascita di Castiglione del Lago, infatti, potrebbe comportare un possibile aumento del numero dei parti sull’ospedale di Nottola. Stiamo lavorando con l’obiettivo di garantire importanti prestazioni sanitarie alle partorienti del Lago Trasimeno e di Città della Pieve, due realtà contigue e da sempre vicine su più aspetti alla Val di Chiana, che devono poter usufruire, se vogliono, in modo rapido ed efficiente del servizio di ostetricia, neonatologia e pediatria dell’ospedale di Nottola attraverso percorsi assistenziali strutturati e condivisi con la vicina Umbria. Il nostro ospedale, distante solo 20 chilometri da quello di Castiglione del Lago, già da tempo è utilizzato dalle partorienti residenti in Umbria, arrivando a servire un territorio vasto che interessa la Val di Chiana e la zona del lago Trasimeno, ovvero tre province (Siena, Arezzo, Perugia) e due regioni (Toscana, Umbria)”.
“Le partorienti di Castiglione del Lago, orfane dell’unico centro della zona del Trasimeno – conclude Scaramelli – si trovano a scegliere tra Perugia e l’ospedale toscano della Valdichiana senese di Nottola che, per contiguità territoriale e competenza, può offrire un servizio adeguato in termini di appropriatezza e integrazione con la sanità umbra.”