SIENA. Fonti bene informate dicono che sarà il 186° Reggimento Paracadutisti della Folgore, di stanza a Siena, a recarsi nel casertano, dopo il disco verde dato dal Consiglio dei ministri all’invio dell’esercito.
I cinquecento paracadutisti avranno il compito di presidiare l’intera zona, dopo gli assassinii di camorra a Baia Verde e Castelvolturno.
Parla il tenente colonnello Aldo Zizzo che conferma: "Se arriverà la chiamata, siamo pronti a rispondere. È prematuro parlarne, perchè ancora
non abbiamo ricevuto alcun ordine ufficiale, ma continuiamo il nostro addestramento che ci consente di essere una forza prontamente spendibile sia in Italia che all’estero. Se arriverà una chiamata dei nostri superiori, siamo pronti a rispondere".
Da tempo i paracadutisti di stanza a Siena stanno lavorando a un
addestramento mirato per potersi rendere utili in caso di necessità, in grado quindi di uscire nel giro di 24-48 ore per missioni anche di questo tipo, per un gruppo abituato ad affrontare soprattutto impegni all’estero. Nella sua storia il reparto ha partecipato alle missioni in Libano nel 1982, in Iraq
nel 1991, in Somalia nel 1993, in Bosnia nel 1999, in Albania nel 2000, in Kosovo nel 2001, ancora in Bosnia nel 2003, di nuovo in Kosovo nel 2004 e nel 2005, e infine ancora in Libano nel 2007. La Bandiera di Guerra del Reggimento è decorata di una Medaglia d’Oro al Valor Militare conquistata in Africa Settentrionale ed una Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito
per la missione ’Ibis’ in Somalia, dove il Reggimento, coinvolto negli scontri del 2 luglio 1993, perse il Paracadutista Pasquale Baccaro, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria.