SIENA. Il Pd non perde tempo e, alla notizia di un probabile dissesto finanziario dell'Università di Siena si muove a tutti i livelli istituzionali. A partire dal Consiglio regionale dove i consiglieri Alessandro Starnini, Rosanna Pugnalini ed il capogruppo Alberto Monaci hanno presentato una interrogazione.
Nel documento politico si chiede alla Giunta regionale "cosa intenda fare, anche attraverso il rappresentante della Regione nel Cda, per assicurare piena trasparenza nella situazione finanziaria" e "come intenda seguire il confronto che si svilupperà sul necessario risanamento e sulla conseguente necessità di riordino delle attività scientifiche". "Abbiamo letto con preoccupazione – spiega Starnini che è anche vicepresidente del Consiglio regionale – le notizie che parlano dell’individuazione improvvisa di debiti di circa 50 milioni di euro. Se la situazione sta in questi termini, ciò rischia di creare ulteriore allarme tra i docenti, i lavoratori e gli studenti, che sono già alle prese con i pesanti tagli operati dal governo su università e ricerca". "Per questo – conclude Starnini – vogliamo che il Consiglio regionale si occupi della vicenda al più presto e che la Regione svolga un ruolo attivo per sanare questa incresciosa situazione".
Intanto il Pd senese ha inviato alla stampa un comunicato in cui dice: "Riteniamo indispensabile che gli organi di governo dell'Ateneo, nella loro autonomia, facciano piena luce sulla situazione economica al fine di rassicurare non solo tutta la comunità universitaria, ma anche la città. E' necessario chiarire il percorso storico dell'andamento di bilancio per capire la reale entità del debito, quanto su questo pesino eventuali responsabilità del presente e del passato e quanto abbiano inciso i pesanti tagli al mondo accademico, operati da Tremonti con la manovra economica estiva. Tutto questo deve essere appurato nella consapevolezza che la situazione debitoria, qualora si rilevasse veritiera, sarebbe ancora più grave visto che, a differenza delle altre università italiane, la nostra riceve ogni anno risorse straordinarie dalla Fondazione Mps". "Per il Pd di Siena – continua la nota – l'università è uno dei luoghi simbolo della città. Una realtà importantissima che affonda le sue radici nei secoli, promuovendo l'immagine di Siena a livello nazionale e internazionale. L'ateneo, con i suoi studenti e il suo patrimonio di conoscenze, contribuisce a rendere più aperta l'identità della città e ad elevarne il livello culturale. Naturalmente è anche un polo produttivo indispensabile che occupa oltre 1500 persone, alle quali va tutta la nostra solidarietà, e che genera una quota rilevante del Pil locale. Sollecitiamo il rettore ad assumere tutte le iniziative istituzionali più opportune per porsi, con chiarezza e trasparenza, di fronte all'università e alla città. Qualora ci trovassimo di fronte alla situazione che si sta prefigurando in queste ore, diventerebbe vitale varare un piano di risanamento che sia frutto di un confronto aperto con tutta la comunità universitaria, le forze sindacali, la Regione, il governo e gli enti locali, a partire dal Comune e dalla Provincia".
Nel documento politico si chiede alla Giunta regionale "cosa intenda fare, anche attraverso il rappresentante della Regione nel Cda, per assicurare piena trasparenza nella situazione finanziaria" e "come intenda seguire il confronto che si svilupperà sul necessario risanamento e sulla conseguente necessità di riordino delle attività scientifiche". "Abbiamo letto con preoccupazione – spiega Starnini che è anche vicepresidente del Consiglio regionale – le notizie che parlano dell’individuazione improvvisa di debiti di circa 50 milioni di euro. Se la situazione sta in questi termini, ciò rischia di creare ulteriore allarme tra i docenti, i lavoratori e gli studenti, che sono già alle prese con i pesanti tagli operati dal governo su università e ricerca". "Per questo – conclude Starnini – vogliamo che il Consiglio regionale si occupi della vicenda al più presto e che la Regione svolga un ruolo attivo per sanare questa incresciosa situazione".
Intanto il Pd senese ha inviato alla stampa un comunicato in cui dice: "Riteniamo indispensabile che gli organi di governo dell'Ateneo, nella loro autonomia, facciano piena luce sulla situazione economica al fine di rassicurare non solo tutta la comunità universitaria, ma anche la città. E' necessario chiarire il percorso storico dell'andamento di bilancio per capire la reale entità del debito, quanto su questo pesino eventuali responsabilità del presente e del passato e quanto abbiano inciso i pesanti tagli al mondo accademico, operati da Tremonti con la manovra economica estiva. Tutto questo deve essere appurato nella consapevolezza che la situazione debitoria, qualora si rilevasse veritiera, sarebbe ancora più grave visto che, a differenza delle altre università italiane, la nostra riceve ogni anno risorse straordinarie dalla Fondazione Mps". "Per il Pd di Siena – continua la nota – l'università è uno dei luoghi simbolo della città. Una realtà importantissima che affonda le sue radici nei secoli, promuovendo l'immagine di Siena a livello nazionale e internazionale. L'ateneo, con i suoi studenti e il suo patrimonio di conoscenze, contribuisce a rendere più aperta l'identità della città e ad elevarne il livello culturale. Naturalmente è anche un polo produttivo indispensabile che occupa oltre 1500 persone, alle quali va tutta la nostra solidarietà, e che genera una quota rilevante del Pil locale. Sollecitiamo il rettore ad assumere tutte le iniziative istituzionali più opportune per porsi, con chiarezza e trasparenza, di fronte all'università e alla città. Qualora ci trovassimo di fronte alla situazione che si sta prefigurando in queste ore, diventerebbe vitale varare un piano di risanamento che sia frutto di un confronto aperto con tutta la comunità universitaria, le forze sindacali, la Regione, il governo e gli enti locali, a partire dal Comune e dalla Provincia".