La Stradale lo ha fermato prima che ci fossero conseguenze gravissime
SIENA. Erano circa le 11.00 di ieri quando alla Sala Operativa della Polizia Stradale di Siena è arrivata la segnalazione di un’autovettura che circolava contromano sul Raccordo Siena-Bettolle, nel tratto compreso tra Colonna del Grillo e Rapolano Terme. L’operatore, vista la potenziale pericolosità e gravità della situazione, ha immediatamente allertato la pattuglia in servizio di vigilanza stradale.
La Polizia è quindi, subito, intervenuta in funzione di “safety-car”, rallentando gradualmente il traffico veicolare fino a fermarlo. In una curva a visuale coperta ed in discesa, poco dopo lo svincolo di Rapolano Terme, la pattuglia ha, poi, avvistato una Fiat Bravo blu, che circolava tranquillamente sulla corsia di sorpasso. Il conducente dell’auto, nonostante le ripetute segnalazioni degli agenti, in un primo momento non si è arrestato all’alt, proseguendo la marcia verso il blocco stradale che era stato attuato nel frattempo. A quel punto, uno dei poliziotti gli ha più volte bussato con la paletta sul vetro laterale, in modo da richiamare la sua attenzione e fargli capire che avrebbe dovuto fermarsi.L’uomo ha così, finalmente, distolto lo sguardo dalla strada volgendosi verso l’agente, con un’espressione apparentemente assente, riuscendo solo dopo alcuni secondi a recepirne le indicazioni spostandosi verso sinistra, fino al margine strada.
Subito è stato identificato e, in un primo momento, G.B. di 69 anni, residente a Rapolano Terme, è sembrato quasi stordito, inconsapevole del rischio che stava correndo e del pericolo per la sicurezza degli altri, tanto da non riuscire a rispondere alle domande dei poliziotti. Gli agenti, che hanno capito che si trovava in stato confusionale, sono riusciti a farsi dare il nome della moglie, che è stata rintracciata a casa.
In seguito agli ulteriori accertamenti, l’uomo è stato sanzionato per oltre 2000 euro, la patente di guida ritirata per la successiva revoca e l’autovettura sottoposta a fermo amministrativo per tre mesi, con affidamento in custodia alla moglie, nel frattempo giunta sul posto.
La tempestività nell’intervento e la professionalità degli agenti, hanno quindi consentito di evitare che la pericolosa manovra dell’uomo, che aveva miracolosamente percorso oltre quattro chilometri del Raccordo in contromano, potesse avere gravissime conseguenze.