"I conti sulla nostra situazione vanno fatti sul lungo e medio periodo, non mese per mese"
di Augusto Mattioli
SIENA. Il presidente della Fondazione Montepaschi, Marcello Clarich, ha affermato che l’ente potrebbe
cedere la sua partecipazione, nella Sansedoni spa, di cui è socio, con il 67% delle azioni, assieme a Banca Mps e Unieco. Ne ha parlato con i giornalisti a margine della presentazione delle iniziative
per ricordare i 50 anni dalla morte del Conte Guido Chigi Saracini, fondatore dell’Accademia Musicale Chigiana.
La società, che opera nel settore immobiliare. qualche giorno fa ha presentato il bilancio 2014 e sta lavorando per raggiungere, con un piano di rilancio, il riequilibrio finanziario e garantire la continuità aziendale. “Vedremo nel corso dell’attuazione del piano – ha detto Clarich – quali sono le soluzioni migliori inclusa la cessione della partecipazione della Fondazione. Riteniamo che la Fondazione non abbia una vocazione negli affari immobiliari, non ha l’esperienza e quindi preferiremmo dedicare le risorse ad altri tipi di investimenti, tenendo conto che già lo scorso anno abbiamo deliberato di non dare più nuove risorse alla Sansedoni”.
Parlando del recente piano pluriennale, il presidente Clarich ha spiegato che “È completamente sbagliata l’interpretazione data alla situazione dei conti della Fondazione. Come si fa a dire che la liquidità è scesa a 50 milioni, e buttato al vento gli altri 450. Come se una famiglia avesse un conto in banca di 100 milioni e ne investisse ottanta comprando dei bot. Non si può dire che la liquidità è scesa a venti dandole un connotato negativo”.
In merito alla resa dell’investimento fatto ha precisato che “gli investimenti finanziari si guardano nel medio e lungo termine. Non si può fare una valutazione mese per mese. In questo periodo – ha sottolineato il presidente – tutte le Fondazioni e gli enti di previdenza, in relazione all’andamento dei mercati, hanno avuto una minusvalenza finanziaria. Ma non è che sono perdite. Non stiamo vendendo titoli. Bisogna dare a queste cose il tempo giusto. Si tratta di investimenti che si misurano in anni, nel medio e lungo periodo con aggiustamenti che si possono fare”.