SIENA. "Non vogliamo, non possiamo, rassegnarci a queste stragi" Con queste parole apre il manifesto di Cgil, Cisl e Uil che annunciano un'ora di sciopero e mobilitazione in tutta la regione Toscana (ad esclusione dei servizi pubblici essenziali).
La decisione è stata presa all'indomani delle ennesime tragedie sul lavoro, avvenute
a Barberino del Mugello ed a Sesto Fiorentino.
L'ultima ora del turno di lavoro e, nell'edilizia, le ultime quattro ore di lavoro di martedì (7 ottobre) saranno dedicate alla riflessione su queste morti assurde causate dalla mancanza di sicurezza sui posti di lavoro.
"Il lavoro deve rappresentare per tutti la propria realizzazione, la possibilità di emancipazione e sostentamento, non può essere causa di morte – si legge nel manifesto dei sindacati – Quanto successo il 2 ottobre a Barberino del Mugello e a Sesto Fiorentino – con 4 morti e 2 feriti gravi in un solo giorno – è un prezzo troppo alto, pagato dai lavoratori e dalle proprie famiglie, ma anche dall’intera comunità. Tutti devono e possono fare di più: ogni infortunio mortale può essere evitato. Le leggi esistenti vanno applicate e tutti devono assumersi le proprie responsabilità".
"Quanto successo nella provincia di Firenze nella giornata del 2 ottobre ci fa capire quanto ancora c’è da impegnarsi a tutti i livelli per garantire la sicurezza sul lavoro e sconfiggere la piaga degli infortuni indegna di un Paese civile – conclude il documento dei sindacati – Non possiamo continuare ad avere un sistema che manca di una vera cultura della sicurezza, con imprese che spesso competono riducendo i costi della sicurezza, con lavoratori che spesso hanno una formazione inadeguata o assente. Occorre potenziare ulteriormente il sistema di controllo e vigilanza anche seguendo i recenti provvedimenti assunti dalla regione toscana rafforzando il collegamento tra gli enti competenti".
La decisione è stata presa all'indomani delle ennesime tragedie sul lavoro, avvenute
a Barberino del Mugello ed a Sesto Fiorentino.
L'ultima ora del turno di lavoro e, nell'edilizia, le ultime quattro ore di lavoro di martedì (7 ottobre) saranno dedicate alla riflessione su queste morti assurde causate dalla mancanza di sicurezza sui posti di lavoro.
"Il lavoro deve rappresentare per tutti la propria realizzazione, la possibilità di emancipazione e sostentamento, non può essere causa di morte – si legge nel manifesto dei sindacati – Quanto successo il 2 ottobre a Barberino del Mugello e a Sesto Fiorentino – con 4 morti e 2 feriti gravi in un solo giorno – è un prezzo troppo alto, pagato dai lavoratori e dalle proprie famiglie, ma anche dall’intera comunità. Tutti devono e possono fare di più: ogni infortunio mortale può essere evitato. Le leggi esistenti vanno applicate e tutti devono assumersi le proprie responsabilità".
"Quanto successo nella provincia di Firenze nella giornata del 2 ottobre ci fa capire quanto ancora c’è da impegnarsi a tutti i livelli per garantire la sicurezza sul lavoro e sconfiggere la piaga degli infortuni indegna di un Paese civile – conclude il documento dei sindacati – Non possiamo continuare ad avere un sistema che manca di una vera cultura della sicurezza, con imprese che spesso competono riducendo i costi della sicurezza, con lavoratori che spesso hanno una formazione inadeguata o assente. Occorre potenziare ulteriormente il sistema di controllo e vigilanza anche seguendo i recenti provvedimenti assunti dalla regione toscana rafforzando il collegamento tra gli enti competenti".